Cerchiamo di capirne di più sulla figura del Tecnico di amministrazione giustizia e sulle mansioni a cui sarà preposto. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del bando di concorso Ministero della giustizia da 5410 posti per il Piano Nazionale per la Ripresa e la resilienza, è iniziata la corsa alla candidatura sul portale Step One 2019 per tutti i profili messi a bando. Le nuove assunzioni, che dovranno sostenere la ripresa della giustizia nel prossimo triennio, dovranno immettersi rapidamente nelle cancellerie e negli uffici giudiziari per insistere sui settori più in difficoltà. Tra questi rientrano, ad esempio, la transizione digitale, lo snellimento delle procedure e l’eccessiva burocrazi.
Nel bando di concorso da 5410 posti, ben 1060 di queste unità sono dedicate all’assunzione di tecnici dell’amministrazione.
Chi può diventare tecnico di amministrazione
Stando a quanto indicato dal bando di concorso, possono concorrere per la posizione tutti coloro che siano in possesso di un titolo di laurea in giurisprudenza, economia e commercio, scienze politiche.
Dal momento che la selezione comprende anche una prima fase di valutazione titoli, è opportuno che al curriculum del candidato ideale si aggiunga almeno uno tra i seguenti titoli di studio:
- master universitari di I e II livello
- diplomi di specializzazione (DS)
- dottorato di ricerca (PhD)
- l’abilitazione professionale (avvocato, ingegnere, contabile)
Agevola il concorso anche l’aver ottenuto un ottimo punteggio di laurea (preferibilmente dal 105 in su).
Tecnico di amministrazione giustizia: cosa fa
I tecnici di amministrazione sono degli specialisti della gestione nella Pubblica amministrazione.
Le professioni comprese in questa unità coordinano le attività degli uffici dell’amministrazione statale (in questo caso gli uffici del Ministero della giustizia), formulano proposte e pareri ai dirigenti da cui dipendono funzionalmente, curano l’attuazione dei progetti, delle attività amministrative e delle procedure loro affidate, coordinando le attività del personale subordinato (come ad esempio i cancellieri e gli assistenti giudiziari).
Inoltre, le professioni comprese in questa categoria affrontano, gestendo e coordinando le attività di appositi uffici, gli aspetti legali propri delle attività di organizzazioni, imprese o della stessa Amministrazione Pubblica, rappresentandole e tutelandone – eventualmente – gli interessi nelle procedure legali, nei diversi gradi dei processi penali, civili ed amministrativi; stilando documenti, contratti e altri atti legali.
Ancora, dopo l’ultimo concorso Ufficio del processo, è più che probabile che al tecnico dell’amministrazione faccia capo anche l’attività dell’ufficio stesso.
I compiti legati al PNRR
Dopo aver visto i compiti della figura in generale, proviamo ora dare uno sguardo all’attività specifica del tecnico di amministrazione nell’ambito del nuovo Piano di ripresa per l’Italia che coinvolge anche la Giustizia.
Tra le attività specifiche rientra:
- la predisposizione di atti amministrativi conformi alla normativa vigente;
- la verifica dell’istruttoria preliminare;
- l’esecuzione di altri atti dell’amministrazione, nell’ambito dell’attività amministrativa di attuazione del PNRR.
Cosa deve sapere il tecnico PA
Il tecnico di amministrazione deve possedere una serie di competenze specifiche. In particolare, oltre a conoscere la lingua inglese e la conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche di office automation più diffuse, la sua preparazione non può prescindere:
- dal diritto amministrativo, soprattutto nella parte che riguarda il procedimento amministrativo, l’atto, l’invalidità dell’atto amministrativo
- dai servizi di cancelleria, ossia dall’insieme degli adempimenti di cui si occupano le cancellerie e gli uffici giudiziari per il regolare svolgimento dei processi.
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