Vincere un concorso? 10 regole da ricordare Come sopravvivere ad un concorso e vincerlo

 

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6 min di lettura
 
Concorsi pubblici, come prepararsi per superarli?”.
La domanda è legittima, soprattutto a fronte di una richiesta sempre più specializzata, mirata a individuare professionalità con requisiti teorici e pratici ben precisi (a volte anche troppo!).
Ad oggi, l’unica cosa certa è che “studiare di più” può non bastare, anzi, in talune situazioni comporta maggiore stress a parità di risultati. Ciò che serve è la cosiddetta “marcia in più” che faccia la differenza e consenta, col medesimo impegno, di superare, alla resa dei conti, le altre centinaia di candidati.
Ecco allora un elenco di regole basilari che vi permetteranno di pianificare una strategia, per aumentare concretamente le vostre possibilità di ottenere un incarico pubblico o nelle Forze Armate.
 

Le 10 regole

 
Elenchiamo di seguito quelle che a nostro avviso sono le 10 regole basilari, le quali, se adeguatamente assimilate, vi consentiranno di avere delle chances in più nel superamento di un concorso pubblico, nell’ambito della Difesa e non solo.
Si tratta di consigli che qualsiasi genitore darebbe a un figlio, valutandone con obiettività le aspirazioni/motivazioni e, soprattutto, tenendo nella dovuta considerazione il momento di crisi economica che attanaglia il nostro Paese.
Tra un po’ ripartiranno tutti i concorsi ed è bene non farsi cogliere impreparati durante il lungo e a volte complesso iter che conduce all’ambita meta finale.
 
1.      Segui le tue aspirazioni, le tue attitudini, le tue motivazioni: non partecipare a un concorso solo per il dovere di farlo o per pressioni esterne, ma cerca di scegliere il settore pubblico o di entrare nella Forza Armata che ti attrae maggiormente. Assecondare la tua passione ti regalerà gioia, entusiasmo, serenità e, sorprendentemente, moltiplicherà le tue energie; accantonarla, invece, ti porterà tristezza, inquietudine, noia…
 
2.     Leggi con la massima attenzione il bando (raramente lo si fa: e ciò è molto grave), in modo da non risultare impreparato:
 
·       sulla documentazione da produrre;
·       sulle materie e i relativi argomenti da approfondire per superare i test;
·       sulle prove fisiche da sostenere;
·       sulla tempistica che regolamenta il concorso.
 
Frasi del tipo “Ma io non lo sapevo…, Questo però non l’ho letto…, Ah! non ci avevo proprio fatto caso…” non sono assolutamente ammesse e ti metterebbero subito in cattiva luce.
Per tutto, fa fede il “sacro” bando.
 
3.     Sii pulito, sobrio e ordinato nel tuo aspetto fisico e nell’abbigliamento, anche perché chi ti valuta (ancor di più nelle selezioni per le Forze Armate) non ti conosce e darà, ovviamente, rilievo assoluto al modo in cui ti presenti. Orecchini, piercing, tatuaggi, acconciature particolari, abiti sgargianti ? look eccentrici insomma ? non sono quasi mai visti di buon occhio: evita, pertanto, “situazioni” che potrebbero incidere negativamente sull’esito del concorso e, in generale, sul tuo futuro.
 
4.      Cerca di avere una buona preparazione di cultura generale e tieniti informato sui principali argomenti di cronaca, approfondendo le notizie importanti trasmesse dai mass-media o diffuse sul Web. Un buon punteggio alle prove preselettive ti fornirà ottime opportunità di superamento del concorso.
 
5.    Scegli i testi di preparazione che ti sembrano più comprensibili e meglio rispondenti alle tue esigenze. La quantità di volumi presenti sul mercato in questo settore (in formato cartaceo o digitale) è ormai notevole: c’è davvero l’imbarazzo della scelta. L’offerta va dal compendio super sintetico al manuale che propone una trattazione completa e particolareggiata, dai libri contenenti un’infinità di test con risposta multipla al classico temario, passando per testi che riportano schemi, schede, nonché simulazioni d’esame di ogni genere. Comprarne più di uno per argomento non è una cattiva idea, specialmente se non si possiede una solida cultura nelle materie su cui verte il concorso (http://www.simone.it; http://www.nissolino.it ) .
 
6.      Sii sempre te stesso soprattutto durante la fase psico-attitudinale. Per non dare un’impressione “artefatta e distorta”, prova ad essere il più naturale possibile e, in special modo, non mentire mai. I selezionatori, infatti, che fanno questo di mestiere, potrebbero scoprire le incongruenze del tuo carattere: le conseguenze puoi facilmente immaginarle
 
7.      Esegui solo quello che ti viene espressamente richiesto: sappi che le iniziative personali (specie quelle un po’ avventate o spavalde) non sono ben gradite dagli addetti alla valutazione.
 
8.     Ricorda sempre tutte le fasi del concorso e concentrati, al massimo delle tue capacità, volta per volta sulle prove da affrontare (da superare tutte per entrare in graduatoria).
 
Il concorso si sviluppa sempre secondo questa successione:
 
·       quiz di preselezione (sulle principali materie di cultura generale);
·       test psico-attitudinali;
·       visite mediche;
·       colloquio con uno psicologo;
·       prove fisiche.
 
9.      Prova a superare tutti i livelli della Forza Armata a cui vuoi accedere: ufficiale, sottufficiale o militare semplice. Spesso può capitare di “vincere” un concorso per “ufficiali” anche se, in precedenza, si è affrontato con scarso successo una selezione, apparentemente più agevole, per la mansione di “militare semplice”. Tra l’altro, prove, test, quiz, colloqui afferenti a un medesimo settore finiscono con l’assomigliarsi tutti e, dunque, una volta che si è studiato per un concorso, vale la pena di affinare o completare la propria preparazione (scegliendo, magari, un testo ancora più “mirato”) e tentarne anche un altro per un incarico diverso.
 
10.   Prendi in considerazione l’idea di seguire un corso di preparazione ( http://www.simone.it/corsi/<a href="javascript:void(0)/*303*/”> ) , il quale, oltre a fornire un adeguato supporto all’apprendimento, offre ulteriori vantaggi:
 
·       stimola il confronto con gli altri;
·       è fonte inesauribile d’informazioni;
·       permette di conoscere possibili compagni di studio.
 
Nella scelta del tipo di corso possono incidere molti fattori:
 
·       il prezzo;
·       la distanza;
·       l’articolazione delle ore di lezione;
·       la fiducia nei docenti (che magari possono essere noti al candidato);
·       le modalità d’insegnamento…
 
Non è facile scegliere la struttura giusta a cui affidarsi, dal momento che, al giorno d’oggi, organizzano lezioni di questo genere moltissimi tipi di realtà:
 
·       i centri di formazione;
·       le case editrici;
·       le strutture private.
 
 

E per finire…


…Un’ultima raccomandazione, sempre valida in ogni situazione: insistere sempre e non arrendersi mai, anche perché un ipotetico insuccesso della prima volta non è la fine del mondo. Avrai sempre la possibilità di rifarti in seguito, provando ancora, poi di nuovo e così via… fino a che sei in possesso dei requisiti per candidarti. Spesso la fortuna, l’esperienza, una maggior consapevolezza dei propri mezzi e altri fattori (taluni imponderabili) svolgono un ruolo determinante nella dinamica concorsuale e, per una volta, potrebbero giocare a tuo vantaggio.
 
Non mi resta che augurare a voi tutti il mio più sincero “in bocca al lupo”.
 

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