Quello che puoi imparare solo partecipando ad un concorso Cosa si può imparare partecipando ad un concorso?

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Ci sono molte cose che ho imparato solo partecipando ai concorsi e che non troverai scritte nei manuali. È pur vero che sbagliando si impara, ma perché sbagliare se è possibile evitarlo leggendo queste poche righe?

Forse ora starai pensando: “non sono mai stata bocciato ad un esame, perché mai dovrei essere bocciata proprio ora?”. Sappi che non c’è niente di più sbagliato dell’associare gli esami universitari ai concorsi. Questo è un mondo totalmente diverso, come quando si deve prendere la patente: la parte teorica è importante ma la pratica è tutt’altra storia.

Gruppi Facebook

Per ogni concorso esiste sicuramente almeno un gruppo Facebook creato ad hoc. Oltre ad essere senz’altro utile per riunire altri concorsisti presi dalle medesime ansie ed angosce, il gruppo è anche utile per ottenere informazioni fondamentali di cui altrimenti non verresti mai a conoscenza. Ad esempio, per i concorsi che si protraggono per più giornate, è possibile che vengano riportate le domande fatte per ogni sessione. Questo ovviamente rappresenta oro colato se ne fate buon uso: se il tuo esame è il terzo giorno di sessione e nei due giorni precedenti sono stati chiesti i nomi di Ministri del Governo, ovviamente dovrai andare subito ad imparare a memoria i nomi dei Ministri di tutti i ministeri possibili. Ovviamente non vi sono certezze, ma spesso le domande sono simili proprio per garantire la maggiore equità possibile nelle diverse giornate.

Attenzione! La fantasia delle persone è infinita e qualche burlone potrebbe giurare di aver avuto come domanda il nome della prima fidanzata di Einstein solo per generare il panico.

Se non hai ancora un account Facebook, crea un account ad hoc per i concorsi, specialmente se ne stai preparando più di uno nello stesso periodo. Potrai seguire tutti i gruppi dei diversi concorsi e trovare tutte le informazioni raggruppate nella bacheca, senza dover andare a cercare ogni volta il nome di ciascun gruppo.

Prova preselettiva

Generalmente questo tipo di prova si basa su domande di logica, cultura generale e inglese. Raramente sono poste domande delle materie oggetto del concorso e proprio per questo anche coloro che sono dei draghi delle materie più tecniche rischiano di non riuscire a procedere nel concorso perché non afferratissimi in logica o inglese. Puoi conoscere a memoria tutto il Codice Penale, ma se per risolvere un esercizio di logica impieghi dieci minuti, ti servirà a ben poco purtroppo.

I simulatori possono essere molto utili come “allenamento” per la risoluzione dei quesiti di logica. Le tipologie di domande variano molto in base all’azienda che si occupa della selezione (es. Merito,Selexi) ed è meglio concentrarsi sulla tipologia che in genere viene ripetuta. Alcune aziende chiedono sempre i sillogismi mentre altre vanno matte per l’insiemistica.

Per quanto riguarda la parte di cultura generale è consigliato un ripasso generale, ma le domande possono riguardare una tale infinità di argomenti, che tentare di imparare a memoria le opere di Caravaggio, le capitali del mondo o la struttura della Divina Commedia rischia di essere solo una perdita di tempo.

Esame scritto

Non si può pretendere di avere una preparazione da esame universitario per ciascuna materia del concorso, ma piuttosto bisogna aspirare ad avere gli strumenti per ragionare ed arrivare alla risposta cercando di avere anche solo una infarinatura il più possibile ampia.

La Casa Editrice Edizioni Simone avrà certamente in vendita un manuale redatto ad hoc per il concorso che intendi affrontare. Se hai poco tempo a disposizione, studiare sul manuale ti permetterà di ottimizzare ogni minuto di studio.

Alcune materie, ad esempio quelle a cui ti approcci per la prima volta, potranno anche essere approfondite studiando su un compendio Simone in vendita.

Molto importante: sarete tentati di studiare con maggiore accuratezza le materie che vi sembrano più attinenti al lavoro che andrete a fare. Ti sembrerà ovvio studiare il più possibile la previdenza sociale se stai cercando di entrare all’INPS o memorizzare tutti i tributi possibili e immaginabili se il tuo obiettivo è l’Agenzia delle Entrate.

Beh, niente di più sbagliato! Le materie più specifiche avranno pressoché lo stesso peso nel questionario di tutte le altre materie del concorso, specializzarsi solo su alcune materie abbatte molto la probabilità di riuscita.

Durante l’esame scritto

Se si tratta di esame a risposta multipla, ti consegneranno il questionario ed un foglio sul quale dovrete segnare le risposte e sarà solo questo ad essere valutato. È capitato che qualche candidato abbia consegnato il foglio completamente in bianco quindi, attenzione alla gestione del tempo! Ovviamente, indispensabile avere un orologio con sé perché non è detto che nella sala ci sia o che sia visibile dalla tua postazione.

Gestite il tempo in questo modo: dai una lettura veloce e segnate sul foglio delle risposte solo quelle di cui sei assolutamente certo. Poi ricomincia a leggere le domande e inizia a segnare sul foglio del questionario (accertati di poterlo fare) le risposte dubbie, così poi rileggerai solo quelle opzioni e non dovrai rileggerle tutte. Quando mancherà mezzora circa, inizia a riportare le risposte sul foglio delle risposte…viene sempre sottovalutato il tempo necessario alla trascrizione, specialmente quando si ha l’ansia di segnare bene le risposte.

Piccolo trucco: usa la tua carta d’identità per portare il segno delle domande a cui stai rispondendo sul foglio delle risposte, nella fretta può capitare di annerire il quadratino della domanda precedente o di quella successiva ed è impossibile rimediare. Tenendo la linea andrai più veloce e sarai certo di non sbagliare rigo.

Se a qualche domanda proprio non sai cosa rispondere, segnarla o meno è tutto frutto di un piccolo calcolo che dovrai fare prima dell’inizio della prova, appena ti diranno i punteggi per ogni tipo di risposta.

  • Risposta corretta. Nel caso in cui ci sia una soglia per il superamento della prova, sapere quanto vale una risposta corretta ti servirà a capire a quante domande dover rispondere. Ad esempio, se ogni risposta corretta vale 0,5 e per superare la prova è necessario 21, vuol dire che dovrai aver risposto almeno a 42 domande. Altrimenti la bocciatura è matematicamente assicurata;
  • Risposta sbagliata. A volte per la risposta sbagliata è prevista una penalità, cioè il tuo punteggio viene decurtato per ogni risposta sbagliata. Se questa penalità è alta, ad esempio -0,25, vuol dire che due risposte sbagliate annullano una risposta giusta (se vale 0,50) quindi meglio andare con i piedi di piombo. Se invece la penalità è bassa, meglio tentare la sorte;
  • Risposta multipla. A volte viene considerata semplicemente come una risposta sbagliata. Alcune volte invece può essere usata come escamotage nei casi in cui ci accorgiamo di aver dato una risposta sbagliata: se per la risposta multipla vengono decurtati meno punti rispetto a quella sbagliata, conviene annerire un’altra casella in modo da ridurre la penalità.

Esame orale

Preparazione

Le materie del concorso per le quali non hai fatto nessun esame nel tuo corso di studi, sono proprio quelle su cui ti dovrai concentrare maggiormente in quanto probabilmente avrai difficoltà anche solo ad interpretare il testo. Per un giurista sarà l’A, B, C saper utilizzare correttamente ex tunc/ex nunc, un economista forse dovrà prima andarselo a cercare su Google. Allo stesso modo prima di interpretare gli spostamenti di una curva sull’asse cartesiano di un modello IS-LM, un giurista forse avrà bisogno di capire qual è l’asse delle ascisse e quale quella delle ordinate.

Il giorno dell’esame orale

Anche il look dell’orale può essere motivo di ansia, quindi meglio andarci vestiti nel modo formale che vi fa più sentire a vostro agio. Ricordate che come ogni nuovo incontro, la prima impressione è fondamentale. Meglio evitare qualsiasi estremismo nell’eleganza o nella trasandatezza. Per gli uomini la cravatta può sembrare una forzatura, a meno che non sia un colloquio davvero molto formale come ad esempio in Banca d’Italia e per le donne meglio evitare il tacco a spillo, less is more!

Veniamo ora allo svolgimento dell’orale: generalmente le domande sono estratte al momento e se le materie d’esame sono molte, vengono raggruppate in meno aree: ad esempio economia aziendale, programmazione ed economia politica sono raggruppate tutte nell’area economia; tutti i diritti messi insieme nella macro area del diritto. Pertanto, ci saranno certamente materie che non ti verranno chieste: se nella macro area del diritto estrai diritto civile, il diritto costituzionale non ti verrà chiesto e via dicendo.

Se estrarrai una domanda di cui non conosci la risposta, mi raccomando, niente panico! Inizia col parlare dell’argomento più simile che ti viene in mente e poi eventualmente saranno loro a reindirizzarti. Non è un esame universitario, quindi nessuno pretende che tu sappia ogni dettaglio di ogni materia. Se riesci a dimostrare di saper ragionare e di saperti esporre in un italiano corretto, sei già a metà dell’opera!