I nuovi concorsi pubblici: 8 punti per spiegarli in modo semplice I concorsi pubblici secondo il Ministero per la Pubblica amministrazione

 

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4 min di lettura

Tante le novità raccolte negli incontri degli ultimi giorni tra il Ministro per la Pubblica amministrazione e altri esponenti di spicco interessati al mondo dei concorsi pubblici. E’ sempre più forte l’interesse della platea di concorsisti che è in attesa da ormai più di un anno sulla sorte dei concorsi 2020 e di molti concorsi 2021. A titolo di esempio anche alcuni concorsi Ripam fermi anche da prima della pandemia da Covid 19 che aspettano di ripartire. Quali sono i punti principali della riforma Brunetta sui concorsi pubblici?

Concorsi digitali

Le prove dei concorsi pubblici si terranno in modalità telematica. Ciò significa che si darà spazio sia alle prove digitali che all’intelligenza artificiale, in fase di correzione e di selezione delle domande. Ci sarà il progressivo abbandono del sistema “carta e penna” e sarà implementato lo svolgimento online delle prove.

Concorsi in presenza

Le prove digitali di cui abbiamo parlato si terranno in presenza. E’ allo studio una modifica del protocollo anti Covid emanato dal Dipartimento della Funzione pubblica di comune accordo con il Comitato tecnico scientifico.

Durante lo scorso fine settimana si è tenuto un incontro tra il Ministro e il CTS per capire le modifiche da apportare al protocollo sui concorsi in presenza che, ricordiamolo, al momento permette prove in presenza solo con un numero massimo di 30 candidati per sessione.

15 giorni per le candidature

La candidatura ai nuovi concorsi potrà essere presentata nel (ristretto) termine di 15 giorni che dimezza il precedente periodo di 30 giorni.

Le domande dovranno essere inviate online tramite il sistema SPID o i sistemi specifici dei siti web delle singole amministrazioni.

Prove in sedi decentrate

Riprendendo quanto stabilito anche dal precedente ministro per la P.A. Fabiana Dadone, anche Brunetta propende per le sedi decentrate e ciò sia in ottica “anti assembramento” che per snellire e rendere più veloci le procedure.

Non più concorsi unici

Previsto l’abbandono del modello dei concorsi unici, finora utilizzato soprattutto per la gestione di concorsi principali. Vi saranno dunque singoli bandi, diversificati a seconda dell’ente banditore.

Cosa sono i concorsi unici?

Il modello di concorso unico – in particolare gestito dalla Commissione Ripam – prevede l’accorpamento di tante professionalità diverse in un unico bando. Il vantaggio di questi concorsi è che non vi sono singoli bandi per le amministrazioni interessate; lo svantaggio è senz’altro logistico. La gestione dei tempi e delle procedure è particolarmente complessa.

Questo è stato il caso dei precedenti bandi 2.133 funzionari Ripam, 2.329 funzionari giudiziari e 1.514 funzionari Ministero del lavoro.

Prove in meno di un’ora

I nuovi concorsi saranno rapidi e digitali. Il ministro è ottimista e precisa che le prove dei prossimi concorsi pubblici si svolgeranno non più in sei ore ma in meno di una.

Si tratterà di concorsi «fast track» con procedure veloci e semplificate.

Graduatorie entro tre mesi

L’andamento del primo concorso bandito con queste nuove modalità, ossia il bando 2.800 tecnici per il Sud, darà conferma del modello semplificato anche sui tempi da rispettare per avere le graduatorie. La scommessa del Ministro è di riuscire a garantire la lista dei vincitori entro 100 giorni dalla pubblicazione del bando in Gazzetta ufficiale.

Ciò si ripercuoterà sui tempi tecnici per migliorare la propria preparazione: ci sarà logicamente meno tempo per studiare, soprattutto tra le prove preselettive e scritte. Da qui, la scelta di utilizzare materiali specifici e mirati come i libri concorso.

Concorsi straordinari veloci per il Recovery Plan

Accanto alle procedure pubbliche già avviate nel corso del 2020 e del primo trimestre del 2021, vi saranno anche concorsi straordinari in cui saranno selezionate professionalità di spicco per l’implementazione dei progetti previsti dal Recovery plan.

Per stare al passo con i tempi e garantire le assunzioni del personale specializzato nei tempi che ci impone l’Unione europea, si è pensato a una serie di concorsi per titoli con prova unica per rilanciare le aree più deboli dell’economia (come l’occupazione al Sud)e della Pubblica amministrazione. Si tratta di assunzioni veloci in cui la valutazione dei titoli costituisce la parte principale del concorso: solo i più titolati passano alla fase successiva, ossia lo svolgimento dell’unica prova prevista.

Per approfondire: leggi Concorso 2800 tecnici Sud: bando il 2 aprile. Profili, requisiti, domanda, prove

 

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