Il 6 febbraio 2020 l’attuale Ministro per la pubblica amministrazione, in un’intervista televisiva, precisa gli obiettivi di Governo sulle procedure di assunzione e stabilizzazione dei precari, annunciando alcuni punti della sua politica. Tra questi, l’approvazione di norme volte ad assorbire i precari della pubblica amministrazione nell’organico, anche per via della procedura d’infrazione europea che pesa sull’Italia pesa la procedura di infrazione europea. Inoltre, non mancano ulteriori assunzioni negli uffici pubblici attraverso la definizione di nuovi concorsi-tipo. Nell’ottica di velocizzazione delle procedure, infine, come già annunciato anche a ottobre 2019, ogni amministrazione potrà reclutare i propri dipendenti attingendo da graduatorie già approvate. Diamo un’occhiata ai nuovi concorsi pubblici 2020.
Nuovi concorsi pubblici: le assunzioni nelle Regioni e negli Enti locali
Dello scorrimento delle graduatorie si avvantaggerebbero in particolare gli Enti locali di piccole dimensioni, che non riescono a sostenere ed organizzare i concorsi pubblici. In generale, è proprio negli enti locali che si rende difficile realizzare il turn over generazionale e le assunzioni di nuovi dipendenti e funzionari che vadano a riempire le fila degli uffici in carenza di organico.
Nuovi concorsi: quali sono le nuove assunzioni?
Grazie anche ai nuovi concorsi pubblici 2020 garantiti per tutto il triennio a venire, verrà consentito un turn-over al 100 % in tutti gli uffici pubblici. Ciò consentirà l’ingresso di almeno 500mila nuovi ingressi nella Pubblica amministrazione.
Le procedure di semplificazione dello svolgimento dei concorsi, che ha risentito degli sbarramenti dovuti alla spendig review, porterà, nello specifico, alla assunzione di 150 mila persone ogni anno, fino al 2024.
La nuova piattaforma e la formazione
Il tutto, precisa la Ministra, senza trascurare la necessaria formazione dei giovani assunti, che potranno usufruire di una nuova piattaforma ministeriale che consentirà di acquisire competenze digitali.
Del resto, la semplificazione dell’azione amministrativa viene realizzata anche grazie ai supporti della tecnologia che consente percorsi più veloci di apprendimento per gli assunti, e un contatto più agile con i cittadini, nell’era della digitalizzazione ed informatizzazione della P.A.
Nuovi concorsi 2020: le prove
Ma come saranno impostate le procedure concorsuali? C’è da credere, anche in base a quanto prevede la Legge 19 giugno 2019, n. 56 (cd. Legge concretezza) che le prove dei concorsi consistano in test a risposta multipla sia per le prove preselettive che per gli scritti. La correzione potrà essere svolta in via meccanizzata per garantire la trasparenza e l’imparzialità. Si istituisce anche un portale internet dedicato al reclutamento, con la possibilità di creare il fascicolo elettronico del candidato.
La Legge 160/2019 (legge di bilancio 2020), inoltre, ha inteso garantire una maggiore fruibilità dei candidati ai concorsi pubblici ai risultati delle loro prove ampliando il tipo di atti da pubblicare obbligatoriamente.
I nuovi bandi tipo
Secondo le dichiarazioni della Ministra, alla procedura concorsuale sarà dato avvio tramite i cosiddetti bandi-tipo. Si tratta di procedure più rapide e omogenee, sulla base di modelli predisposti direttamente dal Ministero.
L’articolo 18, comma 1, del decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162 (Decreto milleproroghe) prevede infatti che, al fine di accelerare le nuove assunzioni per il triennio 2020-2022, il Dipartimento della Funzione pubblica dovrà elaborare entro il 30 marzo 2020, bandi tipo volti ad avviare le procedure concorsuali con tempestività e omogeneità di contenuti. La citata norma prevede, inoltre, che il medesimo Dipartimento possa gestire le procedure concorsuali e le prove selettive delle amministrazioni che ne facciano richiesta.
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