Maxi concorso Ministero Giustizia 2025: in arrivo oltre 3800 posti per diplomati Tutti i dettagli sull'attesissimo concorso al Ministero

 

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Maxi concorso Ministero Giustizia 2025

10 min di lettura

Maxi concorso Ministero Giustizia 2025: in arrivo oltre 3800 posti per diplomati. Il Ministero della Giustizia è in procinto di bandire un imponente concorso pubblico specificamente rivolto ai possessori di diploma di scuola secondaria di secondo grado. Si parla di oltre 3800 posti da destinare all’Area Assistenti. L’elevato numero di posizioni messe a bando, come confermato da diverse parti nel corso della primavera 2025, è la decisa risposta a una carenza di personale di supporto amministrativo che si è consolidata nel tempo. Questo maxi-concorso si inserisce in una strategia di reclutamento di più ampio respiro, delineata dal Ministero per il triennio 2025-2027, come vedremo nel dettaglio di questo articolo.

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Cosa dice il PIAO 2025-2027 del Ministero della Giustizia

Il concorso per oltre 3800 diplomati non è un evento isolato, ma si colloca all’interno del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) 2025-2027 del Ministero della Giustizia. Le cifre globali del PIAO sono imponenti: si prevede l’ingresso di circa 16.300 nuove unità di personale tra il 2025 e il 2027, per un totale di quasi 17mila posti. Questo massiccio piano di reclutamento è motivato da diverse esigenze convergenti: la necessità di far fronte al fisiologico turnover del personale (pensionamenti), colmare le storiche carenze d’organico che affliggono molti uffici giudiziari, supportare l’implementazione delle riforme (incluse quelle connesse indirettamente al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e, più in generale, migliorare l’efficienza e la capacità di risposta dell’intero sistema giustizia. Le ingenti cessazioni dal servizio previste annualmente, stimate in circa 2.400 unità per il biennio 2025-2026, rendono questi nuovi inserimenti non solo opportuni, ma assolutamente necessari per mantenere e potenziare l’operatività del Ministero.

La ripartizione dei posti previsti dal PIAO 2025-2027 per le diverse aree professionali è la seguente:

Area ProfessionaleNumero Posti Previsti (2025-2027)
FunzionariCirca 6.841
AssistentiCirca 9.050
OperatoriCirca 249
Dirigenti II FasciaCirca 190
Totale ComplessivoCirca 16.330

È evidente come l’Area Assistenti, con circa 9.050 posti programmati, rappresenti un focus primario del piano con il concorso per oltre 3800 diplomati nel 2025 costituisce una prima, significativa tranche di questo fabbisogno.

Il concorso per 3800 assistenti diplomati nel 2025

Al centro dell’attenzione vi è dunque l’imminente pubblicazione, prevista nel corso del 2025, di un bando di concorso specificamente destinato al reclutamento di 3.800 unità di personale da inquadrare nell’Area Assistenti, riservato a candidati in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Si tratta, senza dubbio, di una delle più consistenti opportunità di reclutamento per diplomati nel panorama dei concorsi pubblici previsti per il 2025. Le fonti giornalistiche specializzate indicano che tale concorso “potrà essere pubblicato” entro la fine dell’anno, e ulteriori analisi confermano la “possibilità” di questa specifica selezione da 3800 unità.  La destinazione di questi 3800 assistenti a ruoli “amministrativi e tecnici” a supporto dei “diversi dipartimenti ministeriali”  ingrandisce la lente sulla distribuzione capillare delle nuove risorse, a differenza di altri concorsi più mirati.

Chi può partecipare? I requisiti per i 3800 posti

Per poter partecipare al concorso da 3800 posti come Assistente presso il Ministero della Giustizia, i candidati dovranno essere in possesso di specifici requisiti generali, che saranno dettagliati in maniera esaustiva solo con la pubblicazione del bando ufficiale. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili e della prassi consolidata per i concorsi in questa area, è possibile delineare un quadro preciso delle condizioni di ammissione.

Il requisito cardine è il titolo di studio: sarà necessario possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado (comunemente detto “maturità”) che consenta l’accesso ai corsi universitari. L’assenza, finora, di indicazioni su diplomi tecnici specifici (come invece avviene per altri profili, ad esempio gli assistenti tecnico-geometri ) suggerisce che per questi 3800 posti si ricercheranno prevalentemente figure amministrative con una preparazione generale, rendendo il concorso accessibile a una vasta platea di diplomati.

Di seguito, una tabella riepilogativa dei requisiti chiave di ammissione previsti:

RequisitoDescrizione Dettagliata (Previsioni)
Titolo di StudioDiploma di scuola secondaria di secondo grado (maturità) valido per l’accesso all’università.
CittadinanzaItaliana o di uno Stato membro dell’Unione Europea, o altre categorie previste dalle normative vigenti (es. familiari di cittadini UE, titolari di protezione, ecc.).
EtàAver compiuto il 18° anno di età. Non è solitamente previsto un limite massimo di età, se non quello per il collocamento a riposo.
Diritti Civili/PoliticiPieno godimento dei diritti civili e politici.
Condanne PenaliAssenza di condanne penali passate in giudicato che costituiscano un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione.
Idoneità FisicaIdoneità fisica allo svolgimento delle mansioni specifiche del profilo professionale.

Come si svolgerà la selezione? Le prove d’esame previste

L’iter selettivo per un concorso di tale portata, che mira all’assunzione di 3800 unità, seguirà con ogni probabilità una struttura collaudata, pensata per gestire un elevato numero di candidature e per valutare efficacemente le competenze richieste.

  • La prima tappa sarà verosimilmente una prova preselettiva, consistente in un test con quesiti a risposta multipla. Questa prova ha lo scopo di operare una prima scrematura dei candidati e potrebbe vertere su test logico-deduttivi, di ragionamento critico-verbale, e/o su materie di cultura generale o di base attinenti al profilo.
  • Superata la preselettiva, i candidati affronteranno una prova scritta, che sarà il cuore della valutazione delle conoscenze e delle competenze tecniche. Questa potrebbe articolarsi in quesiti a risposta multipla o a risposta sintetica sulle materie specifiche del concorso. Le discipline oggetto d’esame, secondo le anticipazioni, includeranno elementi di diritto pubblico, diritto amministrativo (con particolare attenzione alla normativa sul procedimento amministrativo e il diritto di accesso), e nozioni sull’organizzazione e l’ordinamento del Ministero della Giustizia.
  • Infine, i candidati che avranno superato la prova scritta saranno ammessi alla prova orale. Si tratterà di un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione del candidato sulle materie della prova scritta e, come specificato, a verificare le conoscenze informatiche e, potenzialmente, di una lingua straniera (generalmente l’inglese). 

Di seguito, una possibile struttura delle prove d’esame:

Fase SelettivaTipologia Prova (Ipotesi)Materie Principali (Ipotesi)
Prova PreselettivaTest a risposta multiplaLogica, cultura generale, materie di base.
Prova ScrittaQuesiti a risposta multipla o sinteticaDiritto pubblico, Diritto amministrativo, Organizzazione del Ministero della Giustizia, elementi di informatica.
Prova OraleColloquio interdisciplinareMaterie della prova scritta, accertamento conoscenze informatiche, accertamento conoscenza lingua inglese (livello da definire nel bando).

Il bando di concorso ufficiale fornirà tutti i dettagli vincolanti sulle tipologie di prove, sui programmi d’esame specifici, sui criteri di valutazione, sui punteggi minimi per il superamento e sulle modalità di svolgimento.

Altre opportunità per diplomati al Ministero della Giustizia

Il maxi-concorso da oltre 3800 posti per diplomati, pur essendo il più eclatante, non esaurisce le opportunità di impiego per chi possiede un diploma presso il Ministero della Giustizia nel prossimo futuro. Il Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2025-2027 e le autorizzazioni già concesse delineano un quadro più ampio di reclutamenti.

Una delle selezioni più rilevanti, già formalmente autorizzata, è quella per 1322 diplomati da inquadrare nell’Area degli Assistenti, destinati specificamente al Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi (DOGPS). Questa procedura trae origine dal DPCM del 29 gennaio 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 7 marzo 2025.

Inoltre, sono previsti specifici concorsi per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), che includono la figura di 143 Assistenti amministrativi (diplomati). Anche questi posti, sebbene numericamente inferiori, contribuiscono al rafforzamento complessivo dell’Area Assistenti.

Quando uscirà il bando? Dove e come rimanere aggiornato

Una delle domande più pressanti per gli aspiranti candidati è, naturalmente, relativa alla data di pubblicazione del bando di concorso per i 3800 posti per diplomati. Allo stato attuale delle informazioni (maggio 2025), il bando ufficiale non è stato ancora pubblicato. Per non perdere nessuna comunicazione relativa alla pubblicazione del bando, è indispensabile consultare regolarmente:

  1. Il sito istituzionale del Ministero della Giustizia, in particolare la sezione dedicata a “Concorsi, esami, selezioni e assunzioni”.
  2. Il Portale del Reclutamento della Pubblica Amministrazione – inPA, che è diventato il canale principale per la pubblicazione dei bandi di concorso pubblici.
  3. Oltre a questi canali istituzionali, può essere utile iscriversi a newsletter specializzate o seguire portali informativi dedicati al mondo dei concorsi, purché si tratti di fonti affidabili e aggiornate, come ad esempio Edizioni Simone e Simone Concorsi.

Data l’attesa per questo importante concorso, è consigliabile iniziare sin da ora a familiarizzare con questi strumenti di informazione.

Maxi concorso Ministero Giustizia 2025: manuale consigliato

Prepararsi al meglio: cosa studiare per questo concorso?

L’attesa della pubblicazione del bando non deve essere un periodo di inattività. Anzi, iniziare a prepararsi per tempo può fare una grande differenza. La preparazione ai concorsi pubblici è un percorso che richiede costanza e metodo, e partire con anticipo, focalizzandosi sulle materie che con alta probabilità saranno oggetto d’esame, offre un indubbio vantaggio competitivo.

Anche senza il programma dettagliato, che sarà reso noto solo con il bando, è possibile iniziare a studiare alcuni argomenti fondamentali:

  • Diritto Costituzionale: I principi fondamentali dell’ordinamento italiano, l’organizzazione dello Stato, le fonti del diritto.
  • Diritto Amministrativo: Con particolare attenzione alla Legge n. 241/1990 sul procedimento amministrativo, al diritto di accesso agli atti, e ai principi generali dell’attività amministrativa.
  • Ordinamento del Ministero della Giustizia: Comprendere la struttura e le competenze del Ministero sarà certamente utile.
  • Competenze Informatiche di Base: Rinfrescare la conoscenza dei principali software di produttività individuale (videoscrittura, fogli di calcolo), della gestione della posta elettronica e della navigazione web.
  • Lingua Inglese: Mantenere o migliorare il proprio livello di conoscenza della lingua inglese, dato che spesso viene richiesta almeno una comprensione di base.

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Altri consigli sui concorsi pubblici

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