La Cassa Forense L'istituto di previdenza degli avvocati

 

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La Cassa Forense è l’ente di previdenza degli avvocati italiani. Essa svolge un ruolo centrale per i professionisti del diritto nella gestione dei servizi previdenziali e assistenziali.

Storia e fondazione

La Cassa Forense, ufficialmente denominata “Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense,” è stata istituita con la legge n. 576 del 22 luglio 1980. Tuttavia, le sue origini risalgono a iniziative precedenti per creare un sistema di previdenza dedicato agli avvocati. Nel corso degli anni, la Cassa ha subito varie modifiche legislative e regolamentari per adattarsi alle esigenze in evoluzione della professione legale e del contesto socio-economico italiano.

Funzioni

La Cassa Forense ha come funzione principale la gestione delle attività previdenziali e assistenziali per gli avvocati iscritti agli albi professionali. In particolare:

  • Previdenza Pensionistica: La Cassa gestisce i contributi previdenziali versati dagli avvocati e eroga pensioni di vecchiaia, pensioni di invalidità e pensioni ai superstiti.
  • Assistenza Sanitaria: Offre una serie di servizi di assistenza sanitaria, tra cui coperture integrative rispetto al Servizio Sanitario Nazionale, programmi di prevenzione e agevolazioni per cure mediche specifiche.
  • Sostegno alla Famiglia: Prevede varie forme di supporto per le famiglie degli avvocati, come sussidi per figli a carico, borse di studio e aiuti per situazioni di particolare difficoltà economica o sociale.
  • Sostegno alla Professione: La Cassa Forense finanzia iniziative volte a sostenere la formazione continua e l’aggiornamento professionale degli avvocati, contribuendo a migliorare la qualità dei servizi legali offerti.

Iscrizione e contribuzione

L’iscrizione alla Cassa Forense è obbligatoria per tutti gli avvocati iscritti agli albi professionali italiani. I contributi previdenziali sono suddivisi in due categorie principali: contributi soggettivi e contributi integrativi. I contributi soggettivi sono calcolati sul reddito professionale netto dichiarato, mentre i contributi integrativi sono una percentuale fissa sul volume d’affari IVA.

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