Ancora qualche settimana e dovrebbe essere pubblicato il bando per il concorso 2016 relativo al reclutamento dei VFP4 (volontari in ferma prefissata di 4 anni) nell’Esercito Italiano, nella Marina Militare e nell’Aeronautica Militare. Il bando precedente, risalente a novembre 2014, aveva messo in palio 2.165 posti, dei quali 1.570 nell’Esercito, 255 nella Marina e 340 nell’Aeronautica.
L’ammissione alla ferma prolungata quadriennale ha luogo tramite concorso pubblico per titoli ed esami, previo giudizio di idoneità fisica e previa verifica del precedente periodo di servizio in qualità di VFP1, per la quale occorre conseguire un giudizio di almeno «superiore alla media», con comprovata assenza di punizioni di stato superiori alla consegna semplice.
Di norma il concorso prevede le seguenti fasi:
a) una prova di selezione culturale (che nel concorso precedente fu costituita dalla somministrazione di un questionario composto da 100 quesiti a risposta multipla, ripartiti fra le seguenti materie secondo le percentuali indicate: 15% matematica, 20% italiano, 15% educazione civica, 20% storia, 15% geografia, 10% scienze, 5% inglese);
b) gli accertamenti, nell’ambito di ciascuna Forza Armata, dell’idoneità psico-fisica e attitudinale, comprensivi delle prove di efficienza fisica;
c) la valutazione dei titoli.
All’atto della nomina, i vincitori del concorso vengono inviati ad uno dei RAS (Reggimenti Addestramento Volontari), per poi essere assegnati al reparto di destinazione.
Nel corso della ferma quadriennale ciascun volontario può prendere parte ad almeno un paio di missioni all’estero, le quali, in caso di interesse alla nomina a Volontario in Servizio Permanente, torneranno utili come punteggio aggiuntivo ai fini del raggiungimento dei punteggi minimi previsti appunto per la nomina a VSP.
I volontari assegnati a reparti speciali (come la Brigata paracadutisti “Folgore”, i “Lagunari”, il “Genio”, i “Ferrovieri” etc.) che, una volta ultimato il corso formativo, non riescono a conseguire il brevetto di specialità, vengono assegnati ad altri reparti dell’Esercito per mezzo di apposito reimpiego, col quale può essere previsto il cambio d’incarico assegnato in precedenza, a seconda delle esigenze della Forza Armata.
Il personale in servizio in qualità di VFP4 consegue i seguenti gradi:
– alla nomina:
– nell’Esercito: caporale, caporale paracadutista;
– nella Marina: comune di prima classe;
– nell’Aeronautica: aviere scelto;
– dopo 18 mesi:
– nell’Esercito: caporal maggiore, caporal maggiore paracadutista;
– nella Marina: sottocapo;
– nell’Aeronautica: primo aviere;
– con la rafferma:
– nell’Esercito: primo caporal maggiore;
– nella Marina: sottocapo di terza classe;
– nell’Aeronautica: aviere capo.
Sia nell’Arma dei Carabinieri che nella Guardia di Finanza non sono previsti gradi equivalenti, poiché il grado di carabiniere o finanziere equivale ai gradi di primo caporal maggiore ed equivalenti.
Completata la ferma quadriennale, ciascun volontario può scegliere fra le seguenti opzioni:
– congedarsi, con la possibilità di beneficiare, eventualmente, dei posti di riserva nei concorsi per l’impiego civile nella Pubblica Amministrazione, secondo quanto previsto dalle leggi in materia;
– partecipare ai concorsi riservati per la nomina a Volontario in Servizio Permanente (VSP), accedendo alla categoria dei graduati e diventando un militare effettivo, oppure partecipare ai concorsi nelle Forze di Polizia italiane;
– accedere al biennio di rafferma e conseguire il grado di primo caporal maggiore (pur non transitando nel ruolo dei VSP, ovvero senza essere vincolati da contratto di lavoro a tempo indeterminato).
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