Concorsi per dirigenti: bando da 12 posti tra Corte dei Conti e Avvocatura di Stato. Nella Gazzetta ufficiale concorsi dell’8 gennaio è stato pubblicato uno dei nuovi concorsi per laureati con esperienza da dirigenti. Le nuove assunzioni saranno suddivise tra la Corte dei conti e l’Avvocatura dello Stato. Tra gli ultimi concorsi Ripam si inserisce dunque il nuovo bando comune aperto ai candidati che desiderano lavorare presso la Corte dei conti e l’Avvocatura dello Stato. Vediamo i dettagli del concorso ripam 2021 dirigenti nell’articolo.
I posti banditi
I 12 posti a concorso sono ripartiti come segue:
- 6 posti presso la Corte dei conti;
- 6 posti presso l’Avvocatura dello Stato.
Concorso Ripam 2021 dirigenti: requisiti
Per presentare la propria candidatura al concorso occorre essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
- laurea triennale (L) Scienze economiche (L33); Scienza dell’economia e gestione aziendale (L18); Scienze dei servizi giuridici (L-14); Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione (L-16); Scienze politiche e delle relazioni internazionali (L-36);
- laurea magistrale (LM) Scienze dell’economia (LM-56); Scienze economico-aziendali (LM 77); Giurisprudenza (LMG-01); Scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63); Relazioni internazionali (LM-52); Scienza della politica (LM-62); oppure
- ex Diploma di laurea (vecchio ordinamento).
Per partecipare al presente concorso è necessario, oltre al titolo di studio già indicato, anche almeno uno dei seguenti requisiti:
1) dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, in possesso di laurea (come individuata al punto c) che precede) che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio o, se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione, almeno tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea;
2) soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche non comprese nel campo di applicazione dell’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, muniti di laurea (come individuata al punto c) che precede), che abbiano svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali;
3) aver ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni, purché muniti di laurea (come individuata al punto c) che precede);
4) cittadini italiani, forniti di diploma di laurea, che abbiano maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso di laurea.
La domanda potrà essere presentata entro il 7 febbraio 2021 tramite il sito www.ripam.cloud.
Concorso ripam 2021 dirigenti: prova preselettiva
Ove il numero delle domande sia superiore a mille le prove d’esame sono precedute da una preselezione, che consiste in una serie di quesiti a risposta multipla, nelle materie oggetto delle prove scritte.
Gli esami consistono in due prove scritte a contenuto teorico e pratico ed un colloquio interdisciplinare e sono diretti ad accertare il possesso di una adeguata cultura giuridico-amministrativa ed economica, nonché della capacità ed attitudine all’analisi, sintesi e risoluzioni di problematiche afferenti alle funzioni dirigenziali, unitamente alla conoscenza della lingua inglese e dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse.
La prima prova scritta
La prima prova scritta consiste nella redazione di un elaborato contenente:
- a) una risposta ad un quesito che può riguardare le materie del diritto costituzionale, diritto dell’unione europea, diritto amministrativo, contabilità pubblica;
- b) una risposta ad un quesito che può riguardare le materie del diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni e ai contratti e del diritto del lavoro, con particolare riferimento al pubblico impiego;
- c) una risposta ad un quesito che può riguardare le materie economiche e dell’analisi delle politiche pubbliche (economia delle amministrazioni pubbliche, management pubblico, scienza dell’amministrazione, statistica).
La seconda prova scritta
La seconda prova scritta consiste nella redazione di un elaborato contenente: la soluzione di un caso pratico in ambito giuridico-amministrativo o economico-gestionale per verificare la capacità di impostare analisi critiche di
problemi complessi e di proporre soluzioni argomentate in relazione a problemi attinenti alle attività delle pubbliche amministrazioni, sulla base di un breve dossier distribuito ai candidati.
La prova orale
Il colloquio orale verte, in aggiunta alle materie di cui alle prove scritte, sulle seguenti materie:
- diritto penale, con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione;
- elementi di diritto processuale civile e del lavoro;
- informatica giuridica;
- organizzazione, centrale e periferica e legislazione della Corte dei conti e dell’Avvocatura dello Stato, con particolare riferimento alle più recenti evoluzioni normative.
Il colloquio orale è altresì diretto ad accertare nel candidato le capacità organizzative e manageriali in rapporto a specifiche situazioni proprie del ruolo dirigenziale, oltre che la conoscenza della lingua inglese mediante esercizi di lettura, traduzione e conversazione. Viene, altresì, accertata la conoscenza a livello avanzato dell’utilizzo del personal computer e dei software applicativi più diffusi da utilizzarsi anche mediante una verifica pratica, nonché la conoscenza da parte del candidato delle problematiche e delle potenzialità connesse all’uso degli strumenti informatici in relazione ai processi comunicativi in rete, all’organizzazione e gestione delle risorse e al miglioramento dell’efficienza degli uffici e dei servizi.
Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it