Concorso Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblicato un nuovo bando di 10 dirigenti Formez PA

 

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5 min di lettura

Pubblicato un nuovo bando di Concorso Presidenza del Consiglio dei Ministri per assunzioni a tempo indeterminato di 10 dirigenti.

Requisiti di ammissione

Oltre i generici requisiti di partecipazione ai concorsi pubblici, come la cittadinanza italiana e la maggiore età, gli aspiranti  dirigenti dovranno avere ulteriori requisiti a seconda del profilo scelto. Nello specifico:

  • essere dipendente a tempo indeterminato, appartenente ai ruoli della Presidenza del Consiglio dei ministri o in posizione di distacco funzionale, di comando o fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con esclusione del personale militare, delle forze di Polizia di Stato, nonché del personale in comando o fuori ruolo presso le strutture di diretta collaborazione, di supporto ai Commissari straordinari di Governo e presso il Dipartimento della protezione civile
  • aver maturato almeno cinque anni di servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri nell’area o categoria apicale. Per il personale del ruolo di Protezione civile è considerato utile solo il servizio prestato presso le strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri;
  • possesso del titolo di studio di seguito indicato: Laurea magistrale (LM), Laurea specialistica (LS) oppure Diploma di laurea (DL);

Come presentare la domanda al Concorso Presidenza del Consiglio dei Ministri

Le domande di ammissione nuovo bando di concorso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri 2025 per assunzioni a tempo indeterminato di 10 dirigenti devono essere presentate entro il 30 Giugno 2025 23:59 esclusivamente per via telematica, mediante il portale inPA collegandosi a questa pagina.

Per partecipare al concorso bisogna essere in possesso di:
– lo SPID
– una PEC intestata a te: per scoprire come attivarla velocemente in 30 minuti leggi qui come fare

Le prove d’esame per 10 dirigenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

La procedura selettiva è espletata secondo le modalità di seguito indicate:

  1. prova preselettiva
  2. prova scritta
  3. prova orale
  4. valutazione dei titoli

Per l’espletamento della procedura la Presidenza del Consiglio dei ministri, si avvarrà di Formez PA.

La procedura selettiva è volta alla valutazione anche delle capacità e attitudini con riferimento alle seguenti competenze, individuate a partire dal modello di competenze dei dirigenti della PA italiana previsto nelle “Linee guida di accesso alla dirigenza pubblica”:

  • Soluzione dei problemi: Individuare tempestivamente i problemi, anche complessi, analizzando in modo critico e ampio dati e informazioni, per focalizzare le questioni più rilevanti, così da identificare e proporre soluzioni efficaci, rispondenti alle esigenze della situazione e coerenti con il contesto di riferimento.
  • Gestione dei processi: Strutturare efficacemente le attività proprie e altrui, programmando, organizzando, gestendo e monitorando efficacemente le risorse assegnate (economico-finanziarie, umane, strumentali, temporali), tenendo conto dei vincoli e in coerenza con le strategie delineate e gli obiettivi da perseguire.
  • Promozione del cambiamento: Accogliere positivamente i cambiamenti favorendo e stimolando l’introduzione di modalità nuove di gestione di
    processi, attività e servizi in una logica di miglioramento continuo e incoraggiando gli altri a vivere il cambiamento come un’opportunità.
  • Decisione responsabile: Riconoscere gli elementi controversi di una decisione e gli aspetti potenzialmente critici anche per l’amministrazione
    e l’interesse pubblico, scegliere tra le differenti opzioni con consapevolezza e tempestività, anche in condizioni di incertezza, complessità, carenza di informazioni, valutando pro e contro e combinando il rispetto dei vincoli con la finalizzazione della decisione. Assumersi la responsabilità delle decisioni e delle azioni proprie e dei collaboratori (accountability).
  • Gestione delle relazioni interne e esterne: Gestire reti di relazioni complesse comunicando efficacemente con i diversi interlocutori interni, anche in
    una logica di internazionalità, o esterni all’organizzazione, inclusi quelli istituzionali, cogliendone le esigenze e costruendo relazioni positive, orientate alla fiducia e collaborazione.

Prova preselettiva per le assunzioni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

L’Amministrazione si riserva di svolgere una prova preselettiva qualora il numero dei candidati che abbiano presentato domanda di partecipazione sia pari o superiore a quindici volte il numero dei posti messi a selezione.
La prova preselettiva consisterà nella somministrazione di un test di sessanta quesiti a risposta multipla da risolvere in ottanta minuti, comprendenti:

  • 10 quesiti di ragionamento verbale e logico;
  • 10 quesiti di diritto amministrativo;
  • 10 quesiti sull’ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;
  • 5 quesiti in materia di codice dei contratti pubblici;
  • 5 quesiti in materia di privacy e anticorruzione;
  • 5 quesiti in materia di pubblico impiego;
  • 5 quesiti di diritto costituzionale;
  • 5 quesiti di diritto dell’Unione europea
  • 5 quesiti di contabilità pubblica.

Prova scritta

La prova scritta,è diretta ad accertare il possesso di una adeguata conoscenza del candidato:

  • negli ambiti giuridico-amministrativo,
  • contrattualistico-contabile
  • e organizzativo-gestionale, nonché della capacità e attitudine all’analisi, sintesi e risoluzione di problematiche afferenti alle funzioni dirigenziali.

In particolare, la prova potrà vertere sulla conoscenza dei principali istituti attinenti alle seguenti materie:

  • diritto amministrativo,
  • diritto costituzionale,
  • diritto dell’Unione europea,
  • codice dei contratti pubblici,
  • contabilità di stato,
  • normativa in materia di pubblico impiego e di reati contro la pubblica amministrazione,
  • scienza dell’amministrazione,
  • privacy e anticorruzione.

La prova scritta, della durata di cinque ore, consisterà in particolare, nella redazione di un elaborato diretto ad analizzare un caso pratico o quesito situazionale, illustrando gli istituti applicabili, le criticità, le opportunità e la soluzione legittima ritenuta più efficace da applicare al caso analizzato.

Prova orale

La prova orale consiste in un colloquio volto alla valutazione dell’esperienza professionale, delle capacità, delle attitudini e delle motivazioni individuali del candidato, secondo metodologie e standard riconosciuti, nonché all’accertamento:

  1.  del possesso delle competenze su descritte oltre che sulla conoscenza dell’ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;
  2. della conoscenza della lingua inglese o di altra lingua dell’Unione europea prescelta dal candidato, verificata attraverso la lettura, la traduzione di un testo e la conversazione. Viene, altresì, accertata la conoscenza a livello avanzato dell’utilizzo del personal computer e dei software applicativi più diffusi.

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