Concorso 146 magistrati tributari: pubblicato calendario delle prove scritte che si terranno a febbraio. Da qualche giorno è stato pubblicato il calendario della prova preselettiva, per i vari profili messi a concorso per la selezione di 146 posti al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a tempo pieno e indeterminato di cui parliamo in questo articolo. Andiamo a vedere nello specifico quali saranno le modalità di somministrazione della prova e i giorni specifici in cui si terrà la procedura.
La comunicazione
Ecco la comunicazione rilasciata dal MEF
La prova preselettiva relativa al Concorso per il reclutamento di 146 magistrati tributari, indetto con Decreto direttoriale prot. RR 46 del 30 maggio 2024 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 46 del 7 giugno 2024, si svolgerà il giorno 14 febbraio 2025, presso la nuova Fiera di Roma, sita in via Portuense 1645/1647, Roma.
Con successivo avviso, pubblicato sul sito internet istituzionale del Ministero dell’economia e delle finanze, verranno fornite le informazioni relative agli orari di convocazione e le ulteriori avvertenze per lo svolgimento della prova di cui all’articolo 6 del bando di concorso.
La banca dati dei quesiti verrà pubblicata in data 10 gennaio 2025 sul sito internet istituzionale del Ministero dell’economia e delle finanze.
Clicca qui per scaricare il comunicato del MEF in merito al calendario
I requisiti per partecipare
I requisiti necessari per partecipare al concorso come giudice tributario: oltre i generici requisiti necessari per partecipare alle procedure concorsuali pubbliche, come la cittadinanza italiana; la condotta incensurabile e l’idoneità all’impiego;
Gli aspirati magistrati dovranno essere in possesso di:
- Diploma di laurea in giurisprudenza di durata non inferiore a quattro anni,
- oppure del diploma di laurea magistrale in Scienze dell’economia (classe LM-56) o in Scienze economico-aziendali (classe LM-77)
- oppure di titoli degli ordinamenti previgenti a questi equiparati; sia in regola con il pagamento del contributo alle spese per il concorso di 50,00 euro.
Quali saranno le prove del concorso per giudici tributari?
Il bando prevede una preselezione con quiz, propedeutica all’accesso alle due prove scritte, un colloquio orale e un test di lingua. Tale procedura concorsuale si configura come strumento per l’assunzione di un numero significativo di magistrati, con l’obiettivo di potenziare l’organico dell’amministrazione.
Il primo step che dovranno affrontare gli aspiranti magistrati tributari è quello della prova preselettiva: attraverso la prova si assicureranno il passaggio alla seconda fase 438 idonei, e cioè tre volte il numero dei posti messi a concorso sul numero complessivo dei partecipanti.
La prova preselettiva consiste nella soluzione di settantacinque quesiti a risposta multipla da risolvere nel tempo massimo di sessanta minuti, e così suddivisi:
- diritto civile (15 quesiti),
- diritto processuale civile (15 quesiti),
- diritto tributario (15 quesiti),
- diritto processuale tributario (15 quesiti)
- diritto commerciale (15 quesiti).
Ciascun quesito segue la formula delle quattro risposte di cui solo una è quella corretta. Sono inoltre esonerati dalla prova preselettiva esonerati dalla prova preselettiva:
- I giudici tributari presenti nel ruolo unico di cui all’articolo 4, comma 39-bis, della legge 12 novembre 2011, n. 183;
- I magistrati ordinari, militari, amministrativi e contabili;
- I procuratori e gli avvocati dello Stato;
- I candidati diversamente abili con percentuale di invalidità pari o superiore all’ottanta per cento, in base all’articolo 20, comma 2-bis, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
La prova scritta consiste nello svolgimento di due elaborati tra i tre indicati . Gli elaborati da svolgersi durante le prove scritte sono individuati mediante sorteggio da effettuarsi nell’imminenza della prova. Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a diciotto trentesimi in ciascun elaborato della prova scritta. Non si procede alla correzione del secondo elaborato qualora la valutazione dell’elaborato della prima prova scritta svolta risulti inferiore a diciotto trentesimi
Cosa dice la legge 130/2022 sul giudice tributario
La legge n. 130 del 2022 , anzitutto persegue la razionalizzazione del sistema della giustizia tributaria attraverso la professionalizzazione del giudice di merito, con la previsione della figura del magistrato tributario professionale, e apporta le conseguenti, modifiche alle norme che disciplinano il reclutamento, la nomina alle funzioni direttive e le progressioni in carriera dei componenti delle commissioni tributarie. La legge, intervenendo sul decreto legislativo n. 545 del1992 , modifica inoltre la denominazione delle commissioni tributarie in corti di giustizia tributaria (di primo e secondo grado) e stabilisce che la giurisdizione tributaria è esercitata dai nuovi magistrati tributari a tempo pieno, reclutati mediante procedure concorsuali appositamente disciplinate. La legge disciplina inoltre il regime transitorio da applicare fino alla costituzione dei nuovi organi giurisdizionali prevedendo:
- una riserva di posti nei primi tre bandi di concorso per l’assunzione di magistrati tributari presenti alla data del 1° gennaio 2022 nel ruolo unico;
- che i magistrati ordinari, amministrativi, contabili o militari, non collocati in quiescenza, presenti alla data di entrata in vigore della legge nel ruolo unico e collocati nello stesso ruolo da almeno 5 anni possano optare, con alcune limitazioni, per il definitivo transito nella giurisdizione tributaria;
- prevede una procedura di interpello per la copertura delle posizioni vacanti nelle sedi giudiziarie;
- disciplina la riammissione in servizio dei magistrati ordinari che abbiano optato per il transito nella giurisdizione tributaria;
- autorizza il MEF ad assumere 100 unità di magistrati tributari per l’anno 2023 e (con procedure differenti) 476 unità per gli anni dal 2024 al 2030.
La riforma istituisce presso la Corte di Cassazione una sezione civile specifica per la trattazione delle controversie in materia tributaria. Spetterà al Primo presidente della Cassazione adottare provvedimenti organizzativi adeguati al fine di stabilizzare gli orientamenti di legittimità e di agevolare la rapida definizione dei procedimenti pendenti presso la Corte di cassazione in materia tributaria, favorendo l’acquisizione di una specifica competenza da parte dei magistrati assegnati alla suddetta sezione.
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