Concorso insegnanti religione 2024: pubblicato il decreto che sancisce definitivamente i criteri del concorso straordinario. Il 5 marzo è stato pubblicato il decreto che determina le procedure concorsuali, compresi requisiti e prove, del concorso straordinario come insegnante di religione. Il concorso è prossimo alla pubblicazione, nell’attesa vediamo quali sono i requisiti per partecipare e le procedure definite nel decreto.
Cosa dice il DPCM
Il DPCM pubblicato il 22 febbraio sostituisce definitivamente l’autorizzazione del 20 luglio 2021, che prevedeva la copertura di 5.116 posti per gli anni scolastici del triennio 2021-24. Con questo nuovo decreto, il numero di posti disponibili per l’insegnamento della religione cattolica è stato aumentato definitivamente di 1.312 unità. Parte quindi l’iter del Ministero dell’Istruzione e del Merito per emanare i bandi di concorso, dove saranno specificati i requisiti per la partecipazione, le modalità di svolgimento delle prove e le date di scadenza per la presentazione delle domande.
In particolare, il 70% dei posti messi a concorso sarà riservato alle procedure straordinarie di selezione di cui è stato da poco pubblicato il decreto.
Requisiti
Sono ammessi a partecipare alle procedure selettive straordinarie i candidati in possesso congiuntamente, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, dei seguenti requisiti specifici:
- Certificazione dell’idoneità diocesana, di cui all’articolo 3, comma 4, della Legge che richiama il numero 5 lett. a) del Protocollo addizionale all’Accordo di cui alla
legge 121/1985, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione valevole sia per la diocesi che per il grado di scuola per cui si concorre; - Abbiano svolto, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, almeno trentasei mesi di servizio anche non consecutivi nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, con il possesso dei titoli di cui alla successiva lett. c); il servizio è utile anche se prestato in ordini e gradi di scuola diversi purché con il possesso dei titoli o delle condizioni personali prescritte.
- Possesso di almeno uno dei titoli previsti dai punti 4.2 e 4.3 dell’Intesa, come specificato nell’Allegato A, da intendersi parte integrante del presente decreto, relativo ai titoli di qualificazione professionale per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola dell’infanzia e primaria, e nell’Allegato B, da intendersi parte integrante del presente decreto, relativo ai titoli di qualificazione professionale per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
Come sarà strutturato il concorso
I candidati dovranno possedere i titoli di qualificazione professionale elencati nell’Intesa del 2012, oltre alla certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento.
Il decreto PA bis aveva già introdotto alcune novità, innalzando la quota percentuale per le assunzioni con procedura straordinaria al 70%. L’accordo appena siglato prevede ora la copertura del 30% dei posti vacanti attraverso un concorso ordinario, come stabilito dall’articolo 1-bis della legge 159/19. Il restante 70% sarà assegnato tramite una procedura straordinaria riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio, coinvolgendo complessivamente circa 6400 insegnanti.
Come presentare domanda
I candidati, in possesso dei requisiti, possono presentare istanza di partecipazione, a pena di esclusione, in un’unica regione nel cui ambito territoriale è situata
la sede dell’ordinario diocesano che ha rilasciato il riconoscimento di idoneità, indicando la diocesi per cui si concorre e il grado di scuola di cui si possiede la relativa idoneità, valevole sia per la diocesi cui i candidati partecipano sia per il grado di scuola cui ciascuna delle due procedure si riferisce.
I candidati possono presentare istanza di partecipazione al concorso a partire dalle ore 14.00 del giorno di pubblicazione del bando sul Portale unico e fino alle ore 23.59 del ventinovesimo giorno successivo a quello di apertura delle istanze.
Per la partecipazione a ciascuna procedura è dovuto il pagamento di un contributo pari a euro 50,00.
Concorso insegnanti religione cattolica: la prova orale
La procedura prevede una sola prova orale di carattere didattico metodologico.
La prova orale didattico-metodologica è finalizzata all’accertamento della preparazione del candidato in relazione alle problematiche educative e a quanto previsto dagli Allegati C e D, recanti i programmi di esame per la scuola dell’infanzia e primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado, di cui all’articolo 7 del presente decreto.
La prova ha una durata massima complessiva di 30 minuti, fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi e gli ausili previsti dalla normativa vigente. La commissione interloquisce con il candidato anche con riferimento a quanto previsto al successivo comma 3.
La prova valuta altresì la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
Un concorso a distanza di vent’anni dal precedente
Il nuovo concorso segna un momento storico nell’educazione religiosa nelle scuole italiane, soprattutto considerando che si svolge a vent’anni dalla prima e unica procedura del 2004. Insomma, un’iniziativa promette di consolidare e arricchire ulteriormente l’insegnamento della religione cattolica, contribuendo al dibattito culturale e formativo delle nuove generazioni.
Il decreto
Concorso insegnanti religione 2024: manuale consigliato
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