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La tanto agognata banca-dati non tarderà ad arrivare: con un comunicato stampa, l’Unione Sindacale di Base ha reso noto l’iter del maxi-concorso che si prepara nelle sue fasi inziali. Gli aspiranti candidati ai 365 posti di “Analista di processo – Consulente professionale” avranno direttamente a disposizione le domande da cui saranno estratte quelle poi effettivamente formulate il giorno delle prove.
Nel comunicato n. 3/18 si legge: “Se il concorso non sarà bloccato, il 9 febbraio sarà pubblicato il calendario delle prove e successivamente saranno resi pubblici i 3.000 quiz a risposta multipla che interesseranno la prima delle due prove scritte.”
L’eventuale blocco a cui il comunicato si riferisce è quello relativo al ricorso proposto avverso il bando di concorso a causa della sospetta legittimità della clausola che prevede la certificazione di inglese di livello almeno B2 secondo il quadro europeo.
Si legge ancora che “anche la seconda prova scritta, su materie professionali, sarà preceduta dalla pubblicazione dei quiz a risposta multipla dai quali saranno estrapolate le domande oggetto della prova”.
Non sono mancate diverse discussioni in merito alla presenza certa della banca dati, soprattutto con riguardo ad alcune delle materie oggetto delle prove d’esame (come ad esempio la parte logica). Le critiche alla scelta di introdurre l’elenco dei quiz da somministrare ai candidati sono state mosse – perlopiù – da coloro che ritengono che, in questo modo, le prove concorsuali si ridurrebbero in semplici schemi da compilare andando quindi a scapito delle conoscenze e delle competenze dei partecipanti.
Alessio Caiaffa
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