Sono 10.813 i posti disponibili previsti per il tanto atteso concorso per l’infanzia e la scuola primaria 2019. Si tratta di un maxiconcorso che sta per essere bandito dal MIUR per colmare le lacune di organico che sono presenti in alcuni ambiti regionali.
Nella bozza del decreto del MIUR si scrive infatti che i concorsi sono banditi ogni due anni e solo nelle regioni e nei ruoli in cui ci siano carenze effettive di posti.
Si è intervenuto soprattutto per assumere in quelle regioni le cui graduatorie docenti del concorso 2016 sono esaurite o con un numero davvero esiguo di aventi diritto. Ricordiamo che tale concorso (ordinario) si differenzia dall’ultimo concorso straordinario bandito di recente (e di cui vi abbiamo già parlato) soprattutto per i requisiti richiesti ai partecipanti.
La bozza del decreto deve adesso essere inviata al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per ottenere parere favorevole al completamento dell’iter previsto per la sua pubblicazione definitiva. Restiamo in attesa della pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale.
Requisiti: chi potrà partecipare al concorso docenti scuola infanzia e primaria?
La bozza del D.M. specifica anche i requisiti necessari per partecipare al nuovo concorso 2019. In particolare, si richiede per la partecipazione:
- il titolo di laurea in Scienze della Formazione o analogo titolo estero equipollente; oppure
- il diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02
Inoltre, per gli aspiranti ai posti di sostegno, è necessario il possesso dello specifico titolo di abilitazione. I candidati potranno presentare la propria domanda in una sola regione ma, nell’ambito di questa, potranno partecipare anche ad entrambe le procedure concorsuali (comune e sostegno) purché siano in possesso dei requisiti necessari.
Concorso infanzia e primaria: le prove
Il concorso prevede una prova scritta, una prova orale ed una valutazione di titoli.
Nel caso in cui le domande pervenute dovessero superare tre volte il numero dei posti banditi, i candidati dovranno sostenere anche una prova preselettiva computer-based – unica a livello nazionale – che conterrà quiz di logica, comprensione del testo, conoscenza delle normative e dell’inglese di livello almeno B2 nel Quadro Comune Europeo di Riferimento.
La prova scritta avrà una durata di 180 minuti e sarà composta da tre quesiti:
- per i posti comuni, due quesiti aperti che prevedono la trattazione articolata di conoscenze e competenze didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento nella scuola primaria e ai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia;
- per i posti di sostegno, due quesiti aperti inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;
- per i posti comuni e di sostegno un quesito articolato in otto domande a risposta multipla, volto alla verifica della comprensione di un testo in lingua inglese almeno al livello B2.
Per i posti comuni la prova orale sarà finalizzata alla preparazione sulle discipline, nonché la relativa capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento alle TIC. Diverso è il caso dei docenti di sostegno, per i quali si valuterà la competenza nelle attività di sostegno all’alunno con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità anche mediante le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC).
Sarà dato spazio anche ai titoli.
In allegato al bando infatti, sarà presente una griglia di valutazione con i punteggi attribuibili ai singoli titoli di studio, di servizio e professionali tra cui rientrano: lauree aggiuntive, pubblicazioni, titoli di specializzazione, voto di laurea, master, dottorati, …
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