Concorso Dirigente tecnico Mic: bando da 50 posti al Ministero della cultura. É stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 7 dicembre un nuovo bando di concorso per dirigenti tecnici al Ministero della cultura. In particolare, è stato pubblicato il bando per l’ammissione di 75 allievi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di cinquanta dirigenti di seconda fascia del Ministero della cultura.
I posti a concorso
I settantacinque posti per gli allievi sono così suddivisi:
- Area A – Archivi e biblioteche: ventiquattro allievi ammessi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di sedici dirigenti di seconda fascia;
- Area B – Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio: trentasei allievi ammessi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di ventiquattro dirigenti di seconda fascia;
- Area C – Musei: quindici allievi ammessi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento dieci dirigenti di seconda fascia.
Concorso dirigente tecnico Mic: i requisiti
Per partecipare al nuovo concorso dirigente tecnico al Ministero della cultura occorre essere in possesso dei requisiti fissati dall’art. 2 del bando di concorso. Oltre al titolo di laurea, in particolare, viene richiesto il possesso anche del dottorato di ricerca, o master universitario di secondo livello.
La domanda di ammissione al concorso deve essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il portale https://candidatureconcorsi.it utilizzando il sistema pubblico di identità digitale (SPID), compilando l’apposito modulo elettronico, previa registrazione del candidato.
Concorso Mic da dirigente tecnico: le prove
Gli esami consistono in due prove scritte e una prova orale.
La prova preselettiva
La prova preselettiva consiste in un test composto da sessanta quesiti a risposta multipla comprendenti:
- quesiti tecnici di ruolo, differenziati per ciascuna delle tre aree del corso-concorso, sui seguenti temi: principi, storia e politiche della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale di settore, anche in riferimento alle convenzioni internazionali; organizzazione e processi di lavoro caratterizzanti degli istituti di settore; principi e contesti operativi per la ricerca, la formazione e l’educazione al patrimonio culturale di settore (14);
- quesiti di logica (10);
- quesiti di diritto amministrativo (5);
- quesiti di diritto del patrimonio culturale (5);
- quesiti di diritto dell’Unione europea (2);
- quesiti di diritto privato (4);
- quesiti di economia delle amministrazioni pubbliche (5);
- quesiti di management pubblico (6);
- quesiti di trasformazione digitale della pubblica amministrazione (4);
- quesiti di lingua inglese – livello B2 QCER (5).
Le prove scritte
La prima prova scritta, comune alle tre aree, è diretta a verificare le conoscenze e le competenze dei candidati nelle materie giuridiche ed economiche applicate all’ambito del patrimonio culturale (diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del patrimonio culturale, diritto dell’Unione europea, economia politica, politica economica, economia delle amministrazioni pubbliche, management pubblico, analisi delle politiche pubbliche) e alle relative procedure, l’attitudine al ragionamento giuridico, la capacità di impostare analisi critiche di problemi complessi e la capacità di sintesi nel proporre soluzioni argomentate,
sulla base di un dossier distribuito ai candidati.
La seconda prova scritta è volta a verificare le conoscenze e le competenze dei candidati negli ambiti che caratterizzano ciascuna delle tre aree e la loro capacità di formulare valutazioni e proposte argomentate, in un’ottica di raggiungimento dei risultati complessivi.
La prova orale
La prova orale può essere svolta anche in videoconferenza e consiste in un colloquio diretto ad accertare nel candidato:
- a) il possesso di adeguate conoscenze nelle discipline indicate nell’art. 8 del bando e afferenti all’area professionale prescelta;
- b) il possesso di adeguate conoscenze in tema di tecnologie digitali, competenze in ordine all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ai fini gestionali e competenze digitali volte a favorire processi di innovazione amministrativa e di trasformazione digitale della pubblica amministrazione;
- c) le capacità organizzative e manageriali in rapporto a specifiche situazioni proprie del ruolo dirigenziale.
- la verifica della conoscenza della lingua inglese avviene attraverso una conversazione che ne accerti il livello (B2 QCER).
Come restare aggiornati su questo concorso
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