Concorso Banca d’Italia 105 assistenti: bando annullato dal TAR Lazio. Pubblicate le sentenze 204 e 209 del Tar Lazio, Sezione Seconda Bis, sul concorso 105 assistenti Banca d’Italia. Le novità riguardano dunque anche il concorso 40 vice assistenti diplomati. Il ricorso, presentato al fine di eliminare dal bando la clausola che prevede l’attribuzione di un punteggio ulteriore a seconda della data di conseguimento del titolo di laurea, è stato accolto dal TAR che ha annullato il bando di concorso.
Quali i profili interessati
Si è preceduto ad annullare il bando da 105 assistenti pubblicato dalla Banca d’Italia. In particolare, le due sentenze fanno riferimento sia alla selezione per assistenti che alla selezione da 40 vice assistenti.
Concorso 105 assistenti Banca d’Italia: i motivi del ricorso
Con un comunicato ufficiale rilasciato sul sito web istituzionale. la Banca d’Italia fa sapere quali sono i punti critici della procedura e il modo in cui saranno risolti. Il bando del 19 febbraio 2020 relativo alla copertura di 105 posti di personale dell’Area operativa è stato impugnato innanzi al T.A.R. Lazio – Roma (sez. II bis) da parte di due gruppi di candidati risultati non ammessi alle prove scritte, i quali hanno contestato la legittimità del criterio di preselezione basato sul tempo trascorso dal conseguimento del titolo di studio.
La pronuncia del TAR Lazio
Le due sentenze, accogliendo il ricorso, configurano i criteri adoperati dalla Banca per la formulazione del bando come manifestamente irragionevoli e palesemente discriminatori in quanto fondati “sulla distanza temporale (in realtà, complessivamente, anche di pochi anni, dal 2013 al 2018) del conseguimento del titolo richiesto per partecipare alla selezione”. Tali criteri, secondo il giudice amministrativo, hanno condotto anche a una discriminazione indiretta dei candidati al concorso in ragione dell’età.
Concorso Banca d’Italia: cosa succede adesso?
Il Tar Lazio dunque, pronunciando definitivamente sulla questione:
“accoglie il ricorso e, per l’effetto, annulla il bando in parte qua, salvo il potere-dovere dell’Amministrazione di conformarsi, tenendo conto dei principi di cui in motivazione.”
Si è disposto l’annullamento del bando […] e l’obbligo dell’Amministrazione di conformarsi a tale pronuncia, alla luce dei principi [espressi in motivazione] e dell’eliminazione del criterio giudicato illegittimo, decidendo, nell’esercizio delle sue prerogative di autonomia normativa ed organizzativa, se procedere alla rinnovazione integrale della procedura concorsuale o del solo segmento relativo alla preselezione, provvedendo ad una nuova formulazione della relativa graduatoria senza tener conto di detto criterio.
In altri termini la Banca d’Italia ha di fronte una scelta:
- può pubblicare un nuovo bando di concorso che tenga conto dei rilievi indicati nella sentenza;
- può proseguire con questo bando di concorso già pubblicato, senza tener conto dei criteri su cui sono stati proposti i ricorsi. Così facendo si dovrà provvedere a formulare nuove graduatorie provvisorie relative alla preselezione per titoli.
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