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Il 24 aprile scorso il Governo ha approvato il Decreto Legge 50/2017 pubblicato nella G.U. n. 95 del 24/4/2017, ed in attesa di conversione in legge, che dispone lo sblocco del turn over e l’attribuzione di consistenti finanziamenti e contributi agli Enti locali.
Cosa è il turn over e perchè si era fermato
Ma che cos’è il turn over? Il turn over è il ricambio del personale amministrativo, ovvero la sostituzione dei dipendenti che vanno in pensione, con forze nuove.Questo meccanismo, teoricamente fisiologico, ha subito dal 2000 in poi una drastica battuta d’arresto, sia per l’innalzamento progressivo dell’età pensionabile, sia per il blocco delle assunzioni, dettato dalla necessità di risparmiare soldi pubblici. Nel 2015-2016, poi, la situazione si è aggravata, a causa dell’assorbimento degli esuberi in arrivo dalle Province e dalle Città metropolitane.
La percentuale di ricambio del personale concessa negli ultimi anni era ferma al 25% in tutti i Comuni con più di 10mila abitanti, che in Italia sono 1230, concentrati soprattutto al nord (551 al nord, 222 al centro e 457 al sud). Il risultato è una Pubblica Amministrazione in cui l’età media dei dipendenti è di 50,4 anni e solo il 3% ha meno di 30 anni.
Quali sono gli effetti dello sblocco del turn over?
Con buona pace della preziosa esperienza maturata dai cinquantenni, si auspica da tempo una iniezione di gioventù, per coniugare l’esperienza con la vitalità e migliorare senz’altro l’efficienza complessiva. Secondo il nuovo Decreto Enti Locali, questa percentuale di ricambio dei dipendenti sale al 75%, ampliando notevolmente la possibilità di assunzione dei Comuni, facendo prevedere migliaia di ingressi in più nella Pubblica Amministrazione.
Per i Comuni più piccoli, invece, le percentuali non cambiano: il turn over era già al 75% per i 4798 comuni fra 1.000 e 9.999 abitanti ed al 100% per i 1950 Comuni sotto i 1.000 residenti.
Il decreto, inoltre, prevede anche consistenti contributi e finanziamenti destinati a Regioni, Province e Città Metropolitane, per garantire gli equilibri di bilancio, la manutenzione delle strade e dell’edilizia scolastica e per favorire lo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti.
Un provvedimento molto importante, quindi, che certamente porterà notevoli benefici nella Pubblica Amministrazione, offrendo al contempo nuove opportunità ai tanti giovani in cerca di occupazione.
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