Perché i concorsi stanno diventando sempre più difficili? I tempi sono ristretti e i programmi sono sempre più tecnici ed estesi: ecco cosa stanno riscontrando i nostri concorsisti durante lo svolgimento delle prove degli ultimi bandi di concorso. Che si parli di concorsi per diplomati o concorsi per laureati, la certezza è sempre quella: i concorsi stanno diventando troppo difficili. Anche i bandi di concorso per istruttori amministrativi diplomati oppure per operatori nei Centri per l’impiego richiedono pagine e pagine di materie da studiare. Come si può ovviare al problema? Fortunatamente si riesce ancora a conquistare il famoso posto fisso, ma…cosa fare?
I consigli di simoneconcorsi.it
Cosa è successo con gli ultimi bandi
Si assiste sempre più di frequente alla pubblicazione di bandi approssimati, con interi paragrafi copiati e incollati da altri bandi meno recenti oppure abbozzati, che riportano – tra le altre cose – citazioni a norme ormai abrogate (come nell’ultimo concorso Regione Sicilia) oppure a argomenti o programmi d’esame superati o non più attuali.
Spesso, ancora, si ha la sensazione che le figure professionali da assumere (e che dovrebbero possedere determinate competenze) vengano ricercato tramite materie e quiz improbabili.
Inoltre, i bandi di concorso quasi mai prevedono «valvole di sicurezza», ossia strumenti o strade da percorrere in ipotesi di stallo o mancata riuscita della procedura concorsuale (come fu per il clamoroso concorso 2800 tecnici per il Sud con il bando Coesione).
Ad esempio, una selezione già serrata di per sé che prevede anche un voto minimo di sufficienza (voto 21 negli ultimi concorsi Ripam) potrebbe non sortire gli effetti voluti. Il concorso ufficio per il processo 2021 appena terminato ha dimostrato come fare riferimento ai soli vincitori non è assolutamente sufficiente per ricoprire tutti i posti a concorso. Per ovviare al problema si è poi fatto riferimento anche agli idonei dei singoli distretti per colmare le lacune venutesi a creare.
I concorsi a prova unica
Anche se possono sembrare una manna dal cielo, i concorsi Ripam a prova unica sono una vera e propria arma a doppio taglio: da un lato si riesce ad accelerare notevolmente il decorso dei concorsi pubblici, dall’altro però il programma delle materie da studiare tende inevitabilmente ad allungarsi (non essendoci altre prove successive).
Si è assistito all’accorpamento delle materie anche negli ultimi concorsi Ripam lavoro (1541 posti) o Ripam funzionari amministrativi (2736 posti) che mentre prima prevedevano diverse prove (prova preselettiva, scritta o orale) sono stati poi svolti – invece – con una prova unica.
Eppure solo la fortuna non basta, ma anzi: per superare il concorso occorre anche saper rispondere correttamente alla maggior parte di quiz che vengono somministrati.
Anche se può sembrare surreale studiare tutto il diritto amministrativo o il diritto costituzionale per rispondere a soli due o tre quizin sede di prova ufficiale, è a dir poco fondamentale.
I consigli per superare i concorsi del momento
Proponiamo alcuni consigli utili per migliorare la propria preparazione anche in vista dei concorsi più ostici.
- Non bisogna mai prescindere dallo studio di un libro concorso: il manuale permette di avere una visione d’insieme di tutte le materie (anche se nella prova ufficiale sono previsti pochi quiz da bando)
- Esercitarsi con i quiz sempre più di frequente
- Dare precedenza alle materie più ricorrenti o comunque le più corpose
- Ripetere gli argomenti più difficili
- Documentarsi sulle cosiddette «materie limite», ossia materie diverse da quelle trattate nei manuali e specifiche per il profilo per cui si concorre
- Tenere sott’occhio tutte le scadenze relative alle domande, alle prove e alla pubblicazione dei calendari
- Anticiparsi quanto più possibile sui tempi di studio
- Considerare l’aggiornamento normativo delle materie che cambiano più di frequente
- Utilizzare sempre più spesso software e simulatori
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