Concorsi pubblici 2025: nei primi sei mesi 91mila assunzioni e 9mila bandi pubblicati, il 2025 si preannuncia come un anno di svolta per la Pubblica Amministrazione italiana. I primi sei mesi del 2025 hanno portato oltre 91.000 nuove figure professionali all’interno dei ministeri e degli enti pubblici. Le diverse procedure in diversi settori, quindi non stiamo parlando di un singolo bando di concorso, hanno portato alla pubblicazione di oltre 9mila bandi secondo un programma strategico volto a svecchiare l’organico, introducendo competenze digitali avanzate e valorizzando il merito. L’opportunità quindi continua ad essere ghiotta per migliaia di giovani e professionisti qualificati che desiderano contribuire attivamente alla modernizzazione del Paese.
Quali e quanti sono i posti saranno messi a concorso?
Come previsto dal programma, il piano prevedeva l’apertura di circa 9.000 concorsi pubblici per un totale di 91.000 posti, numeri confermati e che sono stati distribuiti in diverse aree della Pubblica Amministrazione. Le assunzioni non hanno riguardato un solo ente, ma un’ampia gamma di istituzioni, tra cui:
- Ministeri e amministrazioni centrali
- Enti pubblici nazionali come INPS e INAIL
- Agenzie fiscali
- Dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri
L’obiettivo è sempre stato quello di reclutare profili eterogenei, con un’attenzione particolare verso le nuove professionalità indispensabili per la transizione digitale ed ecologica del Paese.
Di quali profili professionali ha bisogno la Pubblica Amministrazione?
La vera novità di questo piano assunzioni risiede nelle competenze ricercate. Accanto alle tradizionali figure amministrative, è stato dato grande spazio a esperti con skill specifiche, fondamentali per innovare la macchina statale. I profili più ricercati includono:
- Esperti di Intelligenza Artificiale (IA) e Big Data: per l’analisi dei dati e l’automazione dei processi.
- Specialisti in Cybersecurity: per garantire la sicurezza delle infrastrutture digitali pubbliche.
- Tecnici per la transizione ecologica: con competenze in campo energetico e ambientale.
- Funzionari con competenze digitali avanzate: capaci di gestire le nuove tecnologie.
- Esperti in comunicazione e gestione dei fondi del PNRR.
Quali sono i requisiti richiesti per partecipare?
Sebbene ogni bando di concorso aveva requisiti specifici in base al profilo ricercato, è possibile delineare delle linee guida generali. Il piano ha fin da subito puntato a ridurre l’età media del personale pubblico, attualmente superiore ai 50 anni, favorendo l’ingresso di candidati più giovani.
I requisiti generali solitamente richiesti sono:
- Cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea.
- Maggiore età.
- Godimento dei diritti civili e politici.
- Idoneità fisica all’impiego.
Per quanto riguarda i titoli di studio, principalmente sono stati ricercati diplomi tecnici e lauree triennali e magistrali, a seconda della complessità del ruolo da ricoprire. Un elemento distintivo è stato la valorizzazione di percorsi formativi legati al mondo STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) e alle discipline digitali.
Quali prove bisogna affrontare per superare il concorso?
Il processo di selezione si sta modernizzando. Le nuove procedure concorsuali mirano a superare il nozionismo per valutare le competenze pratiche e le capacità dei candidati. Sebbene le modalità esatte vengono poi definite nei singoli bandi, la struttura generale prevede:
- Eventuale prova preselettiva: un test a risposta multipla su materie di cultura generale, logica e discipline specifiche del profilo.
- Prova scritta: potrà consistere nella redazione di un elaborato, nella soluzione di quesiti a risposta sintetica o in un test pratico per valutare le competenze tecniche e operative.
- Prova orale: un colloquio interdisciplinare per accertare la preparazione del candidato, le sue competenze trasversali (come il problem solving e il team working), la conoscenza della lingua inglese e delle principali applicazioni informatiche.
La valutazione tiene sempre più in considerazione non solo i titoli, ma anche le reali capacità di contribuire all’innovazione della PA.
Quali sono le materie d’esame?
Le materie d’esame variano in base al profilo professionale. Tuttavia, vi sono alcune aree di competenza che saranno trasversali a molti dei nuovi concorsi. Oltre alle classiche materie di diritto (amministrativo, costituzionale) e contabilità di Stato, è stata data grande importanza a:
- Informatica e competenze digitali (suite Office, PEC, firma digitale).
- Legislazione sulla privacy e sulla trasparenza amministrativa.
- Gestione e analisi dei dati (Data Analysis).
- Principi di Intelligenza Artificiale e automazione.
- Lingua inglese.
Come si presenta correttamente la domanda di partecipazione?
Tutte le domande di partecipazione ai concorsi della Pubblica Amministrazione devono essere inviate esclusivamente per via telematica attraverso il Portale del Reclutamento inPA. Per candidarsi, è necessario seguire questi passaggi:
- Accesso al portale: Effettuare l’accesso tramite SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
- Ricerca del bando: Utilizzare il motore di ricerca interno per trovare il concorso di proprio interesse.
- Compilazione della domanda: Inserire tutti i dati anagrafici, i titoli di studio e le esperienze professionali richieste.
- Invio della candidatura: Finalizzare la procedura e, se richiesto, effettuare il pagamento della tassa di concorso.
Come prepararsi per le prove dei concorsi pubblici?
Il successo in questo concorso pubblico richiede una preparazione attenta e mirata, che copra sia le materie tecniche e specialistiche, sia competenze pratiche come l’uso di software e la lingua inglese. È consigliabile:
- Studiare approfonditamente le materie d’esame, utilizzando testi di riferimento aggiornati per questo profilo professionale.
- Esercitarsi con simulazioni di quiz a risposta multipla, per familiarizzare con il formato della prova scritta.
- Allenarsi nella conversazione in inglese, per affrontare con sicurezza le prove linguistiche.
Altri consigli sui concorsi pubblici
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