Ogni settimana sono diversi i bandi di concorso pubblicati in Gazzetta Ufficiale dagli enti locali per ricoprire posti vacanti da istruttori amministrativi. L’istruttore amministrativo viene considerata come una figura di rilievo nell’ambito del Comune, al punto da essere chiamato a svolgere funzioni strettamente collegate alle attività correnti e fondamentali dell’ente, sia in ambito amministrativo che contabile. I nuovi concorsi enti locali da istruttore sono frequenti e specifici.
Anche se molto spesso capita che gli enti locali bandiscano concorsi per un numero esiguo di posti da istruttori amministrativi, occorre ricordare come questi concorsi – a differenza dei più generali concorsi nazionali – siano decisamente più ricorrenti. Quali sono i nuovi concorsi pubblici 2020 enti locali?
Istruttore amministrativo: chi è e cosa fa
L’istruttore amministrativo svolge funzioni di natura amministrativa e contabile, con compiti di corrispondenza e di relazioni esterne correnti collegate anche a funzioni di segreteria. Si occupa, oltre che rendicontazione e di attività economali correnti, di redigere sintetiche di verbali, comunicazioni, testi e documenti. È suo compito inoltre raccogliere, conservare, catalogare e reperire documenti, atti, pubblicazioni.
Svolge funzioni di ricerca, utilizzo ed elaborazione di elementi anche complessi e gestisce, infine, le casse economali. Si differenzia dal profilo di istruttore direttivo amministrativo che è invece preposto allo svolgimento di attività di istruzione, predisposizione e redazione di atti e documenti riferiti all’attività amministrativa dell’ente non limitandosi a svolgere funzioni strumentali.
Come diventare istruttore amministrativo?
Per partecipare ad un concorso da istruttore amministrativo è sufficiente possedere il diploma di scuola superiore. Oltre al diploma sono richiesti diversi requisiti che sono però richiesti anche per tutti gli altri tipi di concorsi pubblici. Ad esempio: l’assenza di condanne penali per reati che impediscono la costituzione del rapporto di impiego con la Pubblica Amministrazione, l’idoneità fisica all’impiego oppure il non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione.
Spesso è inoltre richiesto il pagamento di una tassa di concorso, di importo variabile e comunque mai eccedente 10,33 euro, che richiede l’ente locale a titolo di diritti di segreteria. Le modalità di pagamento sono indicate di volta in volta nel bando di concorso.
Come prepararsi alle prove
Generalmente le prove previste per i concorsi da istruttori amministrativo sono tra loro molto simili, sia per quanto riguarda la loro struttura sia per ciò che riguarda il programma di studio da approfondire. In particolare, per i concorsi ad elevato numero di partecipanti è quasi sempre prevista una prova preselettiva che verte su quiz a risposta multipla nelle materie indicate dal bando di concorso. Anche la prova scritta e la prova orale richiedono lo studio di materie che sono pressoché identiche tra i diversi enti locali.
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Si tratta, quasi sempre, di:
- Ordinamento istituzionale, finanziario e contabile degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000);
- Diritto amministrativo, con riferimento ai singoli argomenti richiesti di volta in volta dal bando (quasi sempre viene richiesto l’approfondimento del procedimento amministrativo, documentazione amministrativa, rapporto di lavoro pubblico, codice di comportamento dei dipendenti pubblici, Codice dell’Amministrazione Digitale)
- Normativa in materia di protezione dei dati personali;
- Elementi di diritto costituzionale
- Elementi di diritto penale, con riferimento ai soli reati contro la Pubblica Amministrazione.
ATTENZIONE: è bene consultare il bando di concorso per due ragioni: sia perché potrebbe essere richiesto lo studio della normativa relativa all’ente che ha indetto la selezione sia perché a seconda del profilo specifico potrebbero essere presenti materie aggiuntive.
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