L’Emilia-Romagna è pronta ad assumere e lo fa grazie alle prescrizioni contenute nel nuovo “Piano triennale dei fabbisogni lavorativi 2019-2021”. Il piano, che ha visto agire congiuntamente gli organi esecutivi e le organizzazioni sindacali, permetterà di avviare una maxi-campagna di reclutamento tramite concorsi pubblici già a partire da quest’anno. Si parla di 1.300 posti, cui si aggiungerebbero ulteriori assunzioni tramite l’espletamento delle procedure interne di mobilità. Anche l’Emilia, assieme ad altre regioni come il Veneto (che ha poco bandito concorsi pubblici per 171 posti tramite l’ente Veneto Lavoro), si è avviata nello sbloccare il turn-over che da tempo riguardava il personale amministrativo. In via generale l’obiettivo dell’amministrazione regionale è quello di diminuire l’età media dei dipendenti pubblici che sono al momento impiegati presso gli enti e gli organi amministrativi prevedendo una serie di concorsi ispirati ad equità e merito, soprattutto per i giovani. A ciò si aggiunge anche la necessità di “svecchiare” le procedure e i protocolli investendo sulla digitalizzazione. Scopriamo i dettagli delle nuove assunzioni.
Concorsi Emilia-Romagna: bandi e profili
I bandi di concorso che saranno pubblicati dall’Emilia-Romagna mireranno a colmare 1.296 posti di lavoro che riguarderanno diversi enti pubblici tra i quali spiccano l’Agenzia per il lavoro, l’Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia) e l’Er.Go (Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia- Romagna). Una parte dei posti disponibili sarà riservata a:
- dipendenti regionali a tempo determinato secondo le percentuali fissate dalla legge (lotta al precariato);
- personale interno.
I nuovi concorsi saranno indetti dalla Regione in due tornate: la prima, relativa alle assunzioni per laureati, è prevista a partire dalla metà di luglio; la seconda – per diplomati – si avvierà tra ottobre e novembre. Non mancheranno poi, nel mese di dicembre, delle assunzioni dedicate al settore dell’agricoltura.
Con la prima tornata di concorsi pubblici, che partirà da luglio, assisteremo alla pubblicazione di sei diversi bandi nel settore giuridico-amministrativo, economico e finanziario, di gestione del territorio e del patrimonio pubblico, di programmazione del territorio e di tutela ambientale, agro-forestali, compreso il settore della trasformazione digitale della PA. I candidati con diploma, cui saranno dedicati tre ulteriori bandi di concorso nel tardo 2019, andranno invece a ricoprire profili da istruttore amministrativo-contabile e tecnico progettista in diversi ambiti disciplinari (ambientale, agro-forestale).
Concorsi Emilia-Romagna: cosa c’è da sapere
I nuovi concorsi daranno la possibilità ai candidati, o almeno una parte di essi, di inserirsi nell’organico amministrativo anche tramite lo smart-working (cd. lavoro agile). Lo smart working, che non è un nuovo tipo di contratto di lavoro bensì una nuova modalità con cui si esplica l’ordinario contratto di lavoro, permetterà di lavorare anche in remoto (a distanza) e di ridurre la mobilità fisica fino alla sede di lavoro, di implementare nuovi sistemi di condivisione di atti e documentazione amministrativa in remoto tramite cloud regionale e di introdurre nuove competenze digitali.
Le prime assunzioni si perfezioneranno tra dicembre 2019 e gennaio 2020, anno in cui – stando al comunicato stampa regionale – prenderanno il via anche delle selezioni ad hoc per dirigenti.
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