E’ uno dei concorsi più travagliati che ricordiamo: quello per la selezione di 300 istruttori della polizia municipale, indetto sei anni fa dal Comune di Roma.
Fu, infatti, bandito nel 2010 e avviato nel 2012, durante la amministrazione Alemanno, poi sospeso nell’ottobre 2015 per una serie di inchieste e ricorsi e, infine, “abbandonato”.
Il Comune di Roma ha deciso: si riparte dagli orali, con una nuova commissione mentre la valutazione della seconda prova scritta è annullata. Di conseguenza i 900 ricorsisti sono stati riammessi insieme ai 2200 che avevano già passato il vaglio della prima commissione.
Le materie della prova orale
Le materie della prova orale saranno, come indicato nel bando, quelle previste per la prova scritta, e cioè:
– elementi di diritto costituzionale e amministrativo, con particolare riguardo all’ordinamento degli enti locali;
– elementi sui procedimenti sanzionatori amministrativi e penali;
– compiti della Polizia Municipale in relazione all’applicazione del Codice della strada e dei Regolamenti comunali di Polizia urbana e Igiene;
– elementi di diritto penale e procedura penale con particolare riferimento ai delitti contro la P.A. ed alle contravvenzioni;
– Legge 7 marzo 1986, n. 65 – Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale e Legge Regionale del Lazio 13 gennaio 2005, n. 1;
– elementi di diritto della circolazione stradale;
– nozioni di legislazione commerciale e annonaria, urbanistico-edilizia, sanitaria e di pubblica sicurezza.
A queste si aggiungono, come prevedeva il bando:
– Statuto e Regolamenti del Comune di Roma;
– elementi conoscitivi dei sistemi informatici più diffusi;
– nozioni di lingua straniera a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Il Comune di Roma promette di mantenere la “stessa linea nel metter presto mano agli altri concorsi sospesi, in modo da far ripartire la macchina concorsuale e dare alla Capitale la dotazione organica che merita”.
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