Anche nel bando del concorso a cattedre 2016 (G.U. 26 febbraio 2016, n. 16) le “Avvertenze generali” costituiscono parte integrante dei già vasti programmi di studio disciplinari.
Quest’anno poi le Avvertenze generali sembrano avere una valenza maggiore, se è vero come il MIUR ha più volte annunciato che le prove di concorso, più che nozionistiche, saranno tese a valutare le competenze, oltre che disciplinari, anche culturali, professionali e soprattutto didattico-metodologiche dell’aspirante docente.
Al concorso quindi, non basterà conoscere a perfezione le materie di insegnamento ma bisognerà dimostrare di essere capaci di insegnarle nel contesto scuola tenendo conto di tutte le sue innumerevoli variabili.
Potremmo riassumere il quadro delle competenze richieste in almeno tre ambiti:
– aspetti pedagogici (con cenni alla psicologia dello sviluppo e alla pedagogia);
– aspetti didattici (stili di apprendimento, didattica inclusiva per BES e DSA, metodologie didattiche e nuove tecnologie a servizio dell’apprendimento);
– aspetti normativi relativi sia all’organizzazione del sistema suola in Italia, sia alle norme specifiche, sia italiane che europee, che l’insegnante deve quotidianamente applicare nell’ambito della sua autonomia didattica (come la normativa sulla programmazione, la valutazione, la continuità didattica, le stesse Indicazioni nazionali e le numerose Linee guida e di orientamento ministeriali).
Si tratta, peraltro, di aspetti molto complessi e in stretta interrelazione tra loro: si pensi all’influenza che le varie teorie dell’educazione hanno avuto sulle stesse riforme legislative adottate nel corso degli anni.
Alcune discipline come la pedagogia e la psicologia dell’età evolutiva presuppongono, inoltre, alcune competenze scientifiche. La didattica, di matrice filosofica, nasce, invece, con un forte grado di astrazione ma deve poi essere declinata nella pratica adattandosi, nell’ottica della programmazione e didattica personalizzata, ai diversi stili di apprendimento dei ragazzi.
Parlare, quindi, di didattica e delle sue metodologie in senso generale è una contraddizione in termini: ogni docente, infatti, deve nella pratica inventarsi il suo modello di insegnamento e utilizzare le tecniche didattiche più appropriate in funzione non solo della materia che insegna, non solo della classe che ha dinanzi ma addirittura del singolo studente.
Al concorso, però, tutte queste metodiche saranno oggetto di prova di esame. E l’aspirante docente dovrà dimostrare di avere dimestichezza con tutti i fondamenti teorici e normativi che poi dovrà applicare nella pratica.
Questo Compendio cerca, allora, di fornire a chi si prepara al concorso, e ha poco tempo per farlo, tutti i fondamenti delle discipline richieste dalle Avvertenze generali, senza inutili approfondimenti accademici e digressioni teoriche e senza sovrabbondanza di nozioni giuridiche.
Alla trattazione è stato dato un taglio sintetico ma esaustivo e dal forte impatto pratico: impatto pratico che è possibile riscontrare non solo nelle parte sulle norme che regolano la scuola e le attività dell’insegnante, ma anche in quella sui metodi didattici che pure hanno matrice in correnti teoriche come l’attivismo, il cognitivismo ecc.
Il Compendio si struttura in quattro parti, in cui si riprendono fedelmente tutti i punti delle Avvertenze generali. Per dare un ordine logico e sistematico alla trattazione, non abbiamo seguito sempre l’ordine dei punti delle Avvertenze: ad esempio prima di trattare della “capacità dei progettazione curricolare” e dei BES (punti 4 e 5) abbiamo ritenuto di illustrare la normativa scolastica anche europea (punto 10 e 11) che comprende alcuni argomenti preliminari (come autonomia didattica, PTFO, ordinamento didattico ecc.). Una tavola sinottica introduttiva farà facilmente individuare i capitoli corrispondenti ai singoli punti delle Avvertenze.
Particolare risalto è stato dato ai metodi, alle tecniche e agli strumenti della didattica applicata: da quelli più tradizionali a quelli più innovativi, anche se ancora poco utilizzati nelle nostre aule scolastiche.
In Appendice un approfondimento sulle competenze linguistiche del docente e sul Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) e un utile Glossario con i termini essenziali e le più comuni sigle utilizzate nell’ambito della scuola. Il volume si arricchisce di una serie di espansioni online tra cui le Indicazioni nazionali e Linee guida e alcuni modelli di atto come il PTOF ecc.
In ultimo i suoi destinatari.
Un compendio è di per sé una sintesi: questo volume quindi è indirizzato a:
– chi ha poco tempo per studiare;
– chi, avendo approfondito lo studio su vari testi, appunti e materiali online vuole una visione organica e sintetica di quanto studiato;
– chi avendo già studiato in passato alcuni argomenti, ora vuole solo ripassarli prima del concorso;
– chi già insegna a scuola, ma in previsione delle prove di concorso, vuole dare un inquadramento teorico alla sua esperienza didattica.
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