Per entrare nel mondo della scuola e diventare docenti è necessario compiere un percorso articolato. Di seguito analizzeremo le tappe per come si diventa insegnante nella scuola dell’infanzia e primaria:
– conseguire il titolo di accesso all’insegnamento
– conseguire l’abilitazione all’insegnamento
– conseguire il ruolo attraverso un concorso
Il titolo di accesso all’insegnamento
Il titolo di accesso è il titolo di studio. I titoli di studio per accedere all’insegnamento sono diversi per la scuola dell’infanzia e primaria e per la scuola secondaria.
Per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria occorre:
- la laurea in Scienze della formazione primaria (titolo abilitante all’insegnamento – art. 6, Legge 169/2008); oppure
- il diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o Diploma sperimentale a indirizzo linguistico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 (DM 10 marzo 1997).
Come si acquisisce l’abilitazione per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria?
Per la scuola dell’infanzia e primaria l’abilitazione si ottiene già attraverso il percorso accademico: la laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria (SFP) è infatti già di per sé abilitante. (Così come il diploma Magistrale o di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o sperimentale a indirizzo linguistico conseguiti entro l’anno accademico 2001-2002)
Come si diventa supplenti nella scuola dell’infanzia e primaria? Graduatorie e Mad
Per poter insegnare come supplente nella scuola dell’infanzia e primaria occorre essere inseriti nelle graduatorie cioè negli elenchi di aspiranti docenti da cui i dirigenti scolastici possono attingere quando devono assegnare le supplenze annuali o temporanee.
Le graduatorie vengono aggiornate periodicamente. In attesa di poter essere iscritti nella graduatorie si può fare ricorso allo strumento della Mad cioè l’invio della domanda di messa a disposizione; con tale domanda, si manifesta direttamente alle scuole, la propria disponibilità ad effettuare delle supplenze.
Il ruolo e il concorso a cattedra
Una distinzione nella categoria degli insegnanti è quella tra docenti di ruolo (cioè lavoratori assunti a tempo indeterminato) e supplenti (chiamati a lavorare nelle scuole con incarichi a tempo determinato).
Per diventare di ruolo occorre superare un concorso. Il concorso ordinario nella scuola dell’infanzia e primaria è disciplinato dal decreto ministeriale 327 del 2019 che prevede le seguenti prove: una eventuale prova preselettiva computer-based (che si svolgerà nel caso in cui il numero dei candidati sia superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso) volta all’accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo e della conoscenza della normativa scolastica, una successiva prova scritta articolata su tre quesiti (due quesiti aperti che prevedono la trattazione articolata di tematiche disciplinari, culturali e professionali e un quesito, articolato in otto domande a risposta chiusa volto alla verifica della comprensione di un testo in lingua inglese); infine la prova orale che consiste nella progettazione di una attività didattica.
Concorso infanzia e primaria 2019
Ricordiamo che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2019 l’autorizzazione all’avvio del concorso ordinario della scuola primaria e dell’infanzia. Saranno banditi 16.959 posti di personale docente, di cui 10.624 per l’anno scolastico 2020/21 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/22.
La pubblicazione del bando dovrebbe avvenire quindi a breve.
Cosa fare in attesa del bandi di concorso?
Qui le pubblicazioni delle Edizioni Simone per venire incontro alle diverse esigenze https://www.concorsiacattedra.it/
Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it