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L’insegnante di sostegno è una figura molto importante nel contesto scolastico. Si tratta di una figura professionale e specializzata, docente a tutti gli effetti, cui vengono affidate tutte le fasi della formazione degli alunni con disabilità: dalla progettazione, alla realizzazione passando poi per la verifica degli interventi formativi individuali e speciali.
Non solo: il docente di sostegno, in molti casi, è anche una figura di riferimento per l’intero gruppo classe dal momento che è contitolare – assieme al docente – della classe stessa e svolge vere e proprie attività di tutoring.
Inoltre, costituisce lo snodo principale per mettere in comunicazione la scuola con la famiglia dello studente o degli studenti per i quali è previsto il suo intervento specifico.
Perché è utile diventare insegnante di sostegno?
Stando alle dichiarazioni e ai numeri pubblicati dal Miur, c’è un’assoluta carenza di docenti di sostegno.
Proprio per colmare tale carenza, si spera che i corsi-concorsi vengano attivati quanto prima, permettendo così agli aspiranti docenti di sostegno di insediarsi nelle aule.
Portando a termine il percorso della specializzazione con i corsi che stanno per essere attivati (ossia l’ex TFA già menzionato), aumentano sensibilmente le possibilità di ottenere un incarico presso un istituto scolastico proprio dal momento che c’è urgenza di assumere figure così altamente qualificate e professionali.
Fermo restando che la base di partenza per la disciplina sull’accesso al sostegno è contenuta nel D.M. Sostegno (d.m. 30 settembre 2011), è intervenuto un altro importante decreto (di cui abbiamo già parlato) che specifica molti dettagli su come accedere ai corsi di specializzazione necessari per ricoprire l’incarico.
Come si diventa insegnante di sostegno
Per diventare insegnante di sostegno occorre essere in possesso di un apposito titolo di specializzazione che può essere conseguito presso alcune Università italiane che, a breve, attiveranno dei corsi specifici teorico-pratici.
Come si diventa insegnante di sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria?
Per ottenere la specializzazione sul sostegno è necessario aver conseguito il titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria. Potrà essere spendibile anche il diploma magistrale, (compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico) con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002.
Come si diventa insegnante di sostegno nella secondaria di primo o secondo grado?
I requisiti cambiano per la scuola secondaria di primo e secondo grado. In tal caso potrà accedere ai corsi di specializzazione il candidato in possesso:
- dell’abilitazione; oppure
- di un qualunque titolo di laurea integrato dai 24 CFU nelle materie antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche; oppure
- del titolo per una delle classi di concorso avendo svolto, negli otto anni scolastici precedenti, almeno tre annualità di servizio, anche non successive, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione.
Molti Atenei italiani, pubblici e privati, stanno attivando (o hanno già attivato) dei percorsi di studio mirati per conseguire i crediti formativi necessari per partecipare al corso prima e al concorso docenti poi.
I profili ITP (Insegnante Tecnico Pratico) potranno accedere ai corsi di specializzazione per il sostegno con il solo diploma, non essendo richiesto alcun CFU aggiuntivo e/o annualità di servizio precedenti.
Infine, sono ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito il titolo abilitante all’estero, abbiano presentato la relativa domanda di riconoscimento.
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