Codice comportamento dipendenti pubblici, via libera dal Cdm per le modifiche. Un decreto stilato sulla base del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), di riforma della Pubblica amministrazione, che deve essere conclusa entro la scadenza del primo semestre del prossimo anno (30 giugno 2023). È su queste basi che sono stati poggiati i punti fondamentali del nuovo codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato dal Consiglio dei Ministri: un tentativo di adeguamento al nuovo contesto socio-lavorativo e alle esigenze di maggiore tutela dell’ambiente, del principio di non discriminazione nei luoghi di lavoro e a quelle derivanti dall’evoluzione e dalla maggiore diffusione di internet e dei social media.
Cosa cambierà col nuovo codice?
I punti toccati dal Consiglio dei ministri per la revisione sono tanti: dalle norme antidiscriminazione, alla tutela dell’ambiente passando per l’utilizzo da parte dei dipendenti pubblici dei social media, nuovi criteri di misurazione delle performance lavorative e la responsabilizzazione dei dirigenti riguardo la crescita professionale e lavorativa dei propri dipendenti.
Più nel dettaglio, tra le principali novità del dpR, compaiono: la responsabilità attribuita al dirigente per la crescita professionale dei collaboratori, e per favorirne le occasioni di formazione e le opportunità di sviluppo, nonché l’espressa previsione della misurazione della performance dei dipendenti anche sulla base del raggiungimento dei risultati e del loro comportamento organizzativo; l’espressa previsione del divieto di discriminazione basato sulle condizioni personali del dipendente, quali ad esempio orientamento sessuale, genere, disabilità, etnia e religione; la previsione che le condotte personali dei dipendenti realizzate attraverso l’utilizzo dei social media non debbano in alcun modo essere riconducibili all’amministrazione di appartenenza o lederne l’immagine ed il decoro. Attenzione viene dedicata anche al rispetto dell’ambiente, per contribuire alla riduzione del consumo energetico, della risorsa idrica. Tra gli obiettivi anche la riduzione dei rifiuti e il loro riciclo.
Le dichiarazioni del Ministro
Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha commentato così le novità che molto probabilmente verranno introdotte con l’approvazione definitiva della revisione:
“Con l’approvazione in Cdm della revisione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici proseguiamo nella strada tracciata per una riforma della Pa che basa la sua efficienza sul suo capitale umano. Tutta insieme la Pa, centrale e territoriale, quale infrastruttura strategica per lo sviluppo del Paese, impegnata nella messa a terra dei progetti del Pnrr, non può prescindere dalla giusta valorizzazione delle persone che lavorano per l’interesse collettivo e dalla loro responsabilizzazione, quali leve indispensabili per la crescita degli stessi lavoratori e delle organizzazioni”.
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