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Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 17 del 16 novembre è stato pubblicato il bando di concorso dell’ARS (Assemblea Regionale Siciliana) per ben 11 consiglieri parlamentari.
Questo appena bandito è il primo di tre concorsi che sono già stati preannunciati dalla Presidenza dell’ARS e che aprirà la pista alle successive assunzioni di 40 posti complessivi da impiegare nel Palazzo dei Normanni, rispettivamente per 10 e 19 altre figure professionali.
Il posto da consigliere parlamentare è una posizione fortemente ambita con un forte margine di progressione professionale ed economica ed è per questo, probabilmente, che l’iter concorsuale attraverso cui si giunge all’assunzione è particolarmente complesso: si compone infatti di ben cinque prove (sei nel caso dell’eventuale preselettiva).
Requisiti: chi può partecipare al Concorso ARS?
Il bando di concorso prevede, all’art. 2, precisi requisiti anagrafici e riguardanti i titoli di studio.
Potranno partecipare coloro che non abbiano superato i 41 anni d’età e che abbiano conseguito un titolo di laurea in Giurisprudenza, Scienze politiche, Economia e commercio, Scienze statistiche e attuariali o titoli equipollenti con un voto di laurea non inferiore a 105/110.
La domanda potrà essere presentata per via telematica tramite il sito www.ars.sicilia.it entro e non oltre il 17 dicembre 2018.
Le prove del Concorso ARS
Nel caso in cui il numero delle domande dovesse essere almeno pari a 200 volte il numero dei posti messi a concorso, si terrà una prova preselettiva composta da 60 quesiti a risposta multipla che verteranno sul programma d’esame (tranne la lingua straniera) che vi alleghiamo in fondo all’articolo.
Le prove vere e proprie sono cinque:
- quattro prove scritte;
- una prova orale/tecnica.
Le prove scritte – della durata di 8 ore ciascuna – consisteranno nella stesura di temi in diritto amministrativo (prima prova), diritto costituzionale con riferimento anche al diritto parlamentare e all’ordinamento regionale (seconda prova), contabilità di Stato ed enti pubblici (terza prova) ed, infine, storia d’Italia dal 1860 ad oggi con particolare riferimento alla regione Sicilia (quarta ed ultima prova).
La prova orale verterà su diritto costituzionale e regionale, diritto parlamentare, amministrativo e degli enti locali, diritto comunitario, diritto civile, contabilità di Stato e degli enti pubblici, storia d’Italia e della Sicilia, politica economica. Saranno accertate anche competenze in campo linguistico ed informatico.
Per la selezione saranno valutabili anche i titoli di studio (come dottorati e master), di servizio e titoli professionali.
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