Aumentano gli stipendi dei dipendenti pubblici: il 2023 ha segnato un +4% sulla retribuzione. Il mondo della Pubblica Amministrazione è da sempre considerato in Italia come una validissima alternativa al settore privato, o almeno questa incrollabile certezza era opinione comune fino a qualche anno fa. Dopodiché l’inflazione e l’aumento al rilento degli stipendi hanno un po’ frenato questa idea della PA come la valle dell’Eden: ma ora sembra che le cose inizino finalmente a cambiare.
Stipendi nella Pubblica Amministrazione: cosa sta cambiando?
Come tutti sappiamo, da qualche anno la macchina della Pubblica Amministrazione ha ricominciato a girare con assunzioni, progressioni verticali e centinaia di concorsi. Una considerazione da fare per chi stesse ambendo ad un posto nella PA è sicuramente quella sugli stipendi: già dall’anno scorso, infatti, gli stipendi nella pubblica amministrazione sono aumentati del 4% e questo sembra essere solo l’inizio di un percorso più lungo di crescita ed adeguamenti.
Secondo quanto reso noto dall’ARAN, attraverso gli indici di retribuzioni contrattuali nella PA, tra il primo trimestre 2023 e quello 2024, la variazione percentuale media degli stipendi statali è stata pari al +4,1%.
Scendendo più nello specifico, le retribuzioni sono aumentante, sia per i dirigenti e non dirigenti, in questo modo:
- +4,3% da gennaio 2023 a gennaio 2024;
- +4,1% da febbraio 2023 a febbraio 2024;
- +3,9% da marzo 2023 a marzo 2024.
Quanto cambia lo stipendio nella Pubblica Amministrazione?
All’interno della Pubblica Amministrazione italiana, la molteplicità di aree professionali e risorse professionali determina una marcata eterogeneità sia in termini di retribuzione che di complessità lavorativa. Ogni figura professionale è infatti inserita in una specifica area e risorsa, caratterizzate da un proprio livello di responsabilità e da un riferimento tabellare che ne definisce lo stipendio base.
Questa articolazione in fasce e livelli comporta una divaricazione significativa non solo dal punto di vista economico, con differenze retributive spesso considerevoli tra le diverse posizioni, ma anche per quanto riguarda le mansioni e i compiti assegnati al personale.
In sintesi, il sistema di classificazione del personale nella Pubblica Amministrazione italiana crea una stratificazione ben definita, che impatta in modo significativo sia sulle remunerazioni che sulle responsabilità lavorative.
I dati sugli stipendi dei dipendenti pubblici
Secondo l’ISTAT, gli stipendi dei dipendenti della Pubblica Amministrazione per l’anno 2023 sono stati i seguenti:
- Stipendio Quadro, Impiegato: 30.257 euro;
- Stipendio Dipendenti: 33.457 euro;
- Stipendio Dirigente contrattualizzato: 74.937 euro;
- Stipendio Dirigente non contrattualizzato: 64.531 euro.
Quanto alle singole categorie di personale alle dipendenze della Pubblica Amministrazione, è necessario differenziare tra personale dirigenziale e non dirigenziale.
Gli aumenti delle retribuzioni contrattuali del personale non dirigente della PA sono i seguenti:
- +5,1% da gennaio 2023 a gennaio 2024;
- +4,8% da febbraio 2023 a febbraio 2024;
- +4,5% da marzo 2023 a marzo 2024.
- +5,4% da gennaio 2023 a gennaio 2024;
- +4,1% da febbraio 2023 a febbraio 2024;
- +4,9% da marzo 2023 a marzo 2024.
Quanto stanno aumentando gli stipendi dei dipendenti pubblici?
Per fare esempi concreti di quanto questo aumento influisca sullo stipendio reale dei dipendenti pubblici, possiamo prendere come riferimento gli stipendi medi delle diverse professionalità che ruotano attorno al mondo della Pubblica Amministrazione.
Ad esempio, un dipendente pubblico assunto come assistente amministrativo avrà visto aumentare il proprio stipendio di 1373 netti a cavallo tra il 2023 e il 2024: una cifra che è destinata sicuramente a salire.
Lo stesso discorso può essere fatto per i funzionari, il cui stipendio lordo annuale si attesta sui 30.000 euro circa. In questo caso la loro retribuzione è aumentata di 1242 euro.
Insomma, se già questa è un’ottima notizia sia per chi nella Pubblica Amministrazione già ci lavora sia per chi sta studiando per accedervi, sicuramente farà altrettanto piacere sapere che queste cifre sono provvisorie e che gli aumenti previsti non si fermeranno di certo qui.
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