Assunzioni docenti 2023, diverse ipotesi sul tavolo del Ministero. L’obiettivo dichiarato (ed imposto dal PNRR) è quello dell’assunzione di settantamila docenti entro il 2024, l’ipotesi per quest’anno è quella della stabilizzazione dei ventimila precari che allo stato attuale sono già impiegati negli istituti scolastici di tutta Italia. È quanto trapela dal tavolo del Ministero dell’Istruzione in queste ore molto calde per quanto riguarda i concorsi per docenti: una delle ipotesi è quella di assumere subito circa20 mila nuovi insegnanti entro l’inizio del prossimo anno scolastico. La platea da cui attingere sarebbe quella dei supplenti con 3 anni di servizio a tempo determinato i quali, dopo un anno e una prova finale da superare, sarebbero poi assunti con un contratto a tempo indeterminato.
L’ipotesi del Ministero
Il concorso riservato sarebbe destinato ai docenti già abilitati, agli specializzati sul sostegno, agli iscritti in seconda fascia privi di abilitazione che si trovano nelle graduatorie delle Gps (graduatorie per supplenti). Si prospetta poi un “doppio lavoro” per i concorsisti: infatti, al lavoro in aula saranno obbligati ad affiancare lo studio a casa per raggiungere i crediti universitari (da 30 a 60) previsti dal PNRR per la formazione iniziale anche se al momento non c’è un DPCM che regoli e indirizzi questi percorsi di formazione previsti. Insomma, l’ipotesi è allettante soprattutto per i precari, ma manca ancora il feedback dalla Commissione Europea per dare il via libera all’eventuale operazione di reclutamento.
Intanto, si parla già di prove previste: uno scritto su contenuti di tipo psico-pedagogico, una lezione da tenere davanti a una commissione con membri esterni alla scuola dove si presta servizio e un orale sulle materie di disciplina.
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Assunzioni docenti 2023: la proposta dei sindacati
Diverso il punto di vista dei sindacati: nonostante la soddisfazione per l’eventuale assunzione dei precari di lungo e breve corso, secondo gli stessi i conti non tornano. Stando ai numeri provenienti dai sindacati infatti si potrebbe toccare quota settantamila assunzioni grazie all’instaurazione di un concorso ordinario in quello che sarebbe un reclutamento su due fronti diversi. Diverso il parere della Commissione Europea, la quale si è dimostrata scettica su questo doppio canale caldeggiato dai sindacati. Un punto di incontro però si potrebbe trovare nella possibilità di consentire solo per il prossimo annoall’assunzione da Gps prima fascia a condizione però che già si avviino le procedure per i concorsi annuali previsti dalla riforma.
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