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Lunedì 8 maggio, Fiera di Roma, sono cominciate le prove preselettive del concorso per 800 Assistenti Giudiziari, bandito dal Ministero di Giustizia: un concorso attesissimo visto che l’ultimo risaliva solo ad un Giubileo fa.
Si attendeva una marea enorme di candidati e invece… voci di corridoio e, soprattutto, le file di banchi vuoti all’interno dei padiglioni dicono che, un po’ come le elezioni, l’affluenza è bassa. Meglio così.
La prima settimana ha visto alla prova i candidati più “sfortunati”: quelli il cui cognome inizia per A, B, C o D, più volte tentati di fare ricorso anche all’Anagrafe o farsi adottare da un maschio della famiglia Zvab o Zuzcku. Sfortunati perché a loro è toccato fare da apripista agli altri ed avventurarsi nei labirinti della Fiera per affrontare il mostro dei quiz senza alcun filo di sicurezza. Arianna non c’è.
Erano ignari di ciò che li attendeva, mentre quelli con un cognome diverso, praticamente il resto del mondo, aspettavano con avidità loro notizie. E, diciamolo, anche un po’ sollevati e gongolanti del fatto che non fosse toccato a loro.
Il primo giorno i cancelli dell’ingresso Nord della Fiera di Roma sono stati aperti alle 8.00 e hanno iniziato la prova soltanto alle 11.30, 12.00: un’attesa di poco inferiore a quella di un concerto rock. Sono usciti alle ore 13.00 circa e, recuperata la loro roba ai guardaroba, hanno raccontato la loro Odissea.
L’informazione più importante è che, come preannunciato dall’Ente Fiera e dal Ministero, esiste un
deposito bagagli a pagamento dove poter lasciare tutti i propri oggetti personali. Prima che ci fosse un comunicato ufficiale si era diffuso il "ragionevole" panico circa la sorte degli effetti personali dei candidati. Dove mettere il cellulare? Cosa fare dei bagagli? Mi porto un accompagnatore? Lascio tutto a terra prima di entrare?
Niente panico: 2 euro e passa la paura. Gli accompagnatori meglio di no: non possono entrare nella Fiera e devono aspettare fuori dove c’è pressappoco il nulla… o quasi.
All’ingresso sono eseguiti controlli con il metal detector, molto scrupolosi quindi non può essere “imboscato” in alcun modo il cellulare, da consegnare al personale addetto. Tentare di fare i furbetti è inutile: a parte la brutta figura, perdete tempo e lo fate perdere.
Altra inforrmazione fondamentale: si entra nel padiglione assegnato solo con stampa della ricevuta e documento d’identità. Quindi portateli con voi e non lasciateli nel bagaglio.
Dopo il controllo delle credenziali arriva il momento solenne: scegliete una busta che contiene la batteria di 50 domande, le vostre 50 domande della prova.
Scegliete bene e, se avete riti propiziatori, fateli.
Insieme alla busta vi consegnano la password per accedere al proprio computer di riferimento.
Svelato così il secondo mistero di questa preselettiva: la prova si svolge in via telematica.
I computer si attivano e disattivano contemporaneamente, su ordine del Presidente di Commissione, conteggiando automaticamente i 45 minuti messi a disposizione.
Durante la prova potete rileggere le domande, correggere le risposte ma, attenzione, non si può uscire dal Padiglione prima del tempo previsto.
Quando averte finito vi daranno un altro, sì un altro, codice personale con il quale potrete, sul sito del Ministero, conoscere risultato della vostra prova scritta. Non fiondatevi subito per scoprire “quanto avete fatto” perché l’accesso è attivo dalle ore 19 del giorno successivo a quello in cui si è tenuta la prova di esame.
Nei giorni successivi le procedure di controllo sono sicuramente più veloci ed il personale più organizzato, i concorsisti più adrenalinici hanno segnalato il malfunzionamento dei personal computer che hanno impedito addirittura ad alcuni candidati di svolgere la prova, con rinvio al pomeriggio o all’ultimo giorno previsto, il 24 maggio.
Inoltre anche se le domande sono quelle tra le 5000 contenute nella Banca Dati messa a disposizione dal Ministero, uscita, ritirata e parzialmente corretta a più riprese dal Ministero, molti candidati hanno segnalato ancora la presenza di domande errate o tronche.
Per gli altri che devono ancora fare la prova un un consiglio finale.
State calmi, non vi lasciate impressionare da chi, nei gruppi di Facebook, al bar o nell’ascensore del vostro palazzo, vi mostra lo screenshot del 50/50 e i libri per la prova scritta appena acquistati ostentando un sorriso luminoso venato da giusto un pizzico di saccenteria (sì, si vede anche nei post su Facebook, il sorriso). Non significa nulla, potrebbe non essere vero: i conti e le graduatorie si fanno alla fine quando anche voi avete giocato.
Quindi giocate bene.
Calma, concentrazione e un pizzico di quello che ci vuole quasi sempre nella vita e che come diceva Virgilio aiuta sempre gli audaci.
Quindi voi siate audaci. Calmi, ma audaci.
In bocca al lupo.
Ps. Io ho preso 48,65. Però lo dico solo a voi.
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