Il concorso in magistratura rappresenta una meta ambita da molti studenti della facoltà di giurisprudenza. Con le sue tre prove scritte e la prova orale dalla portata mastodontica, sono sempre di più i neolaureati che attendono il bando di concorso annuale per provare a raggiungere la toga.
Diventare un magistrato non è un gioco da ragazzi, bisogna studiare in modo approfondito materie molto vaste e, proprio per tale ragione, è necessario iniziare fin da subito per non farsi trovare impreparati. Esaminiamo nel dettaglio cosa occorre per diventare un magistrato.
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Come diventare magistrati: requisiti
Chi può diventare magistrato? Con la nuova Riforma Cartabia il concorso, infatti, in base alle modifiche introdotte dal decreto aiuti-ter, sarà aperto a quanti siano in possesso del solo diploma di laurea, conseguito al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni. Non saranno più necessari, quindi, i precedenti requisiti di accesso al concorso come il tirocinio presso gli uffici giudiziari e la frequenza di corsi nelle scuole di specializzazione.
Per partecipare è inoltre richiesto il pagamento di una tassa di concorso di 50,00 euro.
Concorso magistratura: come fare domanda
La domanda di partecipazione si inoltra tramite il sito www.giustizia.it, con un proprio account personale in cui sarà necessario registrarsi. Una volta inseriti i propri dati anagrafici e aver provveduto al pagamento, il sistema consentirà di inviare la domanda di partecipazione.
Concorso magistratura: le prove
L’esame consiste in una prova scritta e in una prova orale:
- prova scritta: consiste nello svolgimento di tre elaborati teorici che vertono su tre materie: diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo; i candidati hanno a disposizione otto ore dalla dettatura della traccia. Nelle aule di esame, a norma della legislazione vigente (art. 7 R.D. 1860/25 ed art. 3 D.M. 20/06/2007) non possono essere introdotti testi, in cui siano presenti elaborazioni della dottrina e/o della giurisprudenza.
- prova orale: può essere sostenuta solo se è superata la prova scritta, raggiungendo il punteggio minimo (12/20) per ciascun elaborato. Le materie su cui verte la prova orale sono le seguenti: diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; procedura civile; diritto penale; procedura penale; diritto amministrativo, costituzionale e tributario; diritto commerciale e fallimentare; diritto del lavoro e della previdenza sociale; diritto comunitario; diritto internazionale pubblico e privato; elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario; colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.
Come preparare l’esame magistratura
I codici, i temi, le riviste di preparazione al Concorso magistratura 2023