Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) si prepara a lanciare un’importante procedura di assunzione nel corso del 2025. È stato autorizzato un concorso pubblico per 101 funzionari, destinati agli Uffici Scolastici Regionali (USR). Il concorso, di cui avevamo già parlato a gennaio, prevede di assumere nuove figure per entrare a far parte dell’amministrazione scolastica con il ruolo di funzionario a tempo indeterminato. Sebbene il bando ufficiale non sia ancora stato pubblicato, le informazioni preliminari, basate sull’autorizzazione contenuta nella Legge di Bilancio 2025 e sulle prime comunicazioni, permettono già di delineare i contorni di questa selezione.
In questo articolo, noi di Edizioni Simone abbiamo aggregato i dettagli chiave per aiutarti a capire cosa aspettarti e come iniziare a orientare la tua preparazione.
Quali sono i posti messi a concorso?
Il concorso mira all’assunzione di 101 unità di personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato. I vincitori saranno inquadrati nell’Area dei Funzionari secondo il CCNL Funzioni Centrali 2019-2021 e presteranno servizio presso gli Uffici Scolastici Regionali (USR) distribuiti sul territorio nazionale.
Ma qual è lo scopo specifico di queste assunzioni? La Legge di Bilancio è chiara: questi funzionari avranno il compito cruciale di supportare le istituzioni scolastiche autonome nella gestione delle procedure di affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici (lavori, servizi, forniture). Un ruolo diventato centrale con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), che richiede alle scuole competenze specifiche per agire come stazioni appaltanti. L’obiettivo è quindi potenziare l’efficienza amministrativa delle scuole in un ambito complesso e delicato.
Quali sono i requisiti per partecipare?
Per accedere al concorso sarà necessario possedere i requisiti generali per l’impiego pubblico, ma vediamo quelli specifici più rilevanti.
Requisiti generali
Come per tutti i concorsi pubblici, saranno richiesti:
- Cittadinanza italiana o di uno Stato membro UE (o status equiparato).
- Maggiore età.
- Godimento dei diritti civili e politici.
- Idoneità fisica all’impiego.
- Regolarità rispetto agli obblighi di leva (per i nati entro il 1985).
- Assenza di condanne penali ostative all’impiego pubblico.
Quale titolo di studio è richiesto?
Il requisito fondamentale sarà il possesso di una laurea, che potrà essere triennale (L) o magistrale (LM), o titolo equipollente secondo il vecchio ordinamento.
Attenzione: Le specifiche classi di laurea ammesse alla selezione saranno indicate tassativamente solo nel bando di concorso. Questo è un punto da tenere bene in mente, poiché definirà con precisione chi potrà partecipare. A seconda delle classi scelte (es. giuridiche, economiche, politologiche), si capirà meglio l’orientamento del profilo ricercato.
Servirà la certificazione digitale CIAD?
È altamente probabile che venga richiesta la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD), come previsto dal CCNL Funzioni Centrali per l’Area dei Funzionari e dalle recenti normative sui concorsi. Anche se in passato ci sono state proroghe, la tendenza è renderla obbligatoria. Consigliamo ai potenziali candidati di informarsi e, se possibile, di attivarsi per conseguirla.
Altre competenze utili
Data la finalità del ruolo, è logico aspettarsi che competenze specifiche siano valorizzate, o attraverso la valutazione dei titoli o nelle prove d’esame. Una solida conoscenza del diritto amministrativo, della contabilità pubblica e, soprattutto, della normativa sui contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) sarà quasi certamente un vantaggio significativo.
Come si svolgerà la selezione? Le prove del concorso
La selezione avverrà tramite concorso pubblico per titoli ed esami. La normativa (art. 35-quater, D.Lgs. 165/2001) consente al MIM di adottare procedure semplificate, aprendo alla possibilità di una prova scritta unica.
Quali prove sono previste?
In attesa delle disposizioni ufficiali del bando, possiamo ipotizzare la seguente struttura, basandoci sulla normativa e sulle prassi:
- Prova Scritta: È l’elemento più probabile, forse l’unica prova d’esame. Potrebbe consistere in quesiti a risposta multipla sulle materie specifiche.
- Prova Orale: Possibile, ma non certa. Se prevista, verterebbe sulle materie d’esame, sulla verifica della conoscenza della lingua inglese e delle competenze informatiche. Potrebbe svolgersi anche in videoconferenza.
- Prova Preselettiva: Eventuale, attivata solo se il numero di domande sarà molto elevato. Solitamente basata su test logico-attitudinali e/o materie del bando.
- Valutazione Titoli: Essendo un concorso “per titoli ed esami”, una parte del punteggio deriverà dalla valutazione dei titoli posseduti (accademici, professionali), con un peso massimo di un terzo sul totale.
Importante: La struttura esatta delle prove (se scritta unica, o scritta + orale, con o senza preselettiva) sarà definita solo ed esclusivamente dal bando di concorso. Le indicazioni attuali suggeriscono una procedura snella, ma la specificità del ruolo potrebbe portare a una valutazione più articolata.
Quali materie studiare per il concorso funzionari USR?
L’elenco ufficiale e dettagliato delle materie d’esame sarà contenuto solo nel bando. Tuttavia, considerando il profilo di funzionario amministrativo e la specifica finalità legata agli appalti, è ragionevole ipotizzare che la preparazione debba concentrarsi su:
- Diritto Amministrativo: (Fondamentale, con focus su procedimento, atti, giustizia amministrativa).
- Normativa sui Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023): (Materia chiave data la finalità del ruolo).
- Contabilità Pubblica e di Stato:
- Diritto Costituzionale:
- Normativa sul Pubblico Impiego (D.Lgs. 165/2001 e CCNL Funzioni Centrali):
- Organizzazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito e degli USR:
- Elementi di Diritto Civile (in particolare obbligazioni e contratti).
- Lingua Inglese (almeno a livello base, specie se prevista prova orale).
- Informatica (competenze di base e sui software più diffusi).
Nota Bene: Questo elenco è un’ipotesi basata sull’esperienza e sulle finalità del concorso. Attendere il bando per avere la lista ufficiale delle materie su cui prepararsi con i manuali specifici.
Come e quando presentare la domanda?
La domanda di partecipazione dovrà essere inviata esclusivamente per via telematica tramite il Portale Unico del Reclutamento (inPA), accessibile a questo indirizzo. È probabile che si possa presentare domanda per una sola regione.
Tempistiche: Il bando è atteso nel corso del 2025. Le date esatte per la presentazione della domanda saranno specificate nel bando stesso. È fondamentale monitorare costantemente i canali ufficiali:
- Sito web del MIM (sezione Concorsi).
- Portale inPA.
- Gazzetta Ufficiale – 4ª Serie Speciale Concorsi ed Esami.
Altri consigli sui concorsi pubblici
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