Pubblicato un nuovo bando di concorso al Ministero giustizia 2025 per assunzioni a tempo indeterminato di 54 dirigenti al dipartimento per l’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della giustizia.
Requisiti di ammissione
Oltre i generici requisiti di partecipazione ai concorsi pubblici, come la cittadinanza italiana e la maggiore età, gli aspiranti dirigenti dovranno avere ulteriori requisiti a seconda del profilo scelto. Nello specifico:
- essere dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea, che hanno compiuto almeno cinque anni di servizio o, se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione conseguito presso le Scuole di specializzazione individuate con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, almeno tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del dottorato di ricerca o del diploma di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni statali che siano stati reclutati a seguito di corso concorso, il periodo di servizio è ridotto a quattro anni;
- essere in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche muniti del diploma di laurea, che abbiano svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali;
- aver ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni, purché muniti del diploma di laurea;
- essere cittadini italiani, forniti di idoneo titolo di studio universitario, che abbiano svolto servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali in posizioni funzionali apicali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea
Come presentare la domanda al Concorso Ministero Giustizia 2025
Le domande di ammissione nuovo bando di concorso al Ministero giustizia 2025 per assunzioni a tempo indeterminato di 54 dirigenti al dipartimento per l’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della giustizia devono essere presentate entro il 6 febbraio 2025 alle ore 23:59 esclusivamente per via telematica, mediante il portale inPA collegandosi a questa pagina.
Per partecipare al concorso bisogna essere in possesso di:
– lo SPID
– una PEC intestata a te: per scoprire come attivarla velocemente in 30 minuti leggi qui come fare
Le prove d’esame per 54 dirigenti al Ministero Giustizia 2025
Le prove di esame si articoleranno in due prove scritte ed in una prova orale
Nel caso in cui il numero di domande di partecipazione sia pari o superiore a 10 volte il numero dei posti messi a concorso, si svolge una prova preselettiva al fine di determinare l’ammissione dei candidati alle prove scritte.
Nelle prove è altresì prevista la valutazione delle capacità e attitudini con riferimento alle seguenti competenze, individuate a partire dal “Modello di competenze dei dirigenti della PA italiana” previsto nelle “Linee guida di accesso alla dirigenza pubblica”:
- Soluzione dei problemi
Individuare tempestivamente i problemi, anche complessi, analizzando in modo critico e ampio dati e informazioni, per focalizzare le questioni più rilevanti, così da identificare e proporre soluzioni efficaci, rispondenti alle esigenze della situazione coerenti con il contesto di riferimento. - Sviluppo dei collaboratori
Riconoscere i bisogni e valorizzare le differenti caratteristiche, risorse e contributi dei collaboratori, favorendone la crescita, l’apprendimento e la motivazione attraverso la valutazione, il feedback il riconoscimento e la delega, nel rispetto dei principi di trasparenza ed equità organizzativa - Promozione del cambiamento
Accogliere positivamente i cambiamenti, favorendo e stimolando l’introduzione di modalità nuove di gestione di processi, attività e servizi in una logica di miglioramento continuo e incoraggiando gli altri a vivere il cambiamento come un’opportunità. - Decisione responsabile
Riconoscere gli elementi controversi di una decisione e gli aspetti potenzialmente critici anche per l’amministrazione e l’interesse pubblico, scegliere tra le differenti opzioni con consapevolezza e tempestività, anche in condizioni di incertezza, complessità, carenza di informazioni, valutando pro e contro e combinando il rispetto dei vincoli con la finalizzazione della decisione. Assumersi la responsabilità delle decisioni e delle azioni proprie e dei collaboratori (accountability) - Orientamento al risultato
Definire – tenendo conto del mandato organizzativo – obiettivi sfidanti e risultati attesi, per sé e per la propria struttura, orientati alla creazione di valore pubblico; agire proattivamente e con determinazione per assicurare il risultato finale nei tempi previsti e per migliorare costantemente gli standard qualitativi dell’azione pubblica. - Gestione delle relazioni interne ed esterne
Gestire reti di relazioni complesse comunicando efficacemente con i diversi interlocutori interni, anche in una logica di interfunzionalità, o esterni all’organizzazione, inclusi quelli istituzionali, cogliendone le esigenze e costruendo relazioni positive, orientate alla fiducia e collaborazione. - Tenuta emotiva
Rispondere alle situazioni lavorative di pressione, difficoltà, conflitto, crisi o incertezza con spirito costruttivo, calma e lucidità, mantenendo inalterata la qualità della prestazione. Riconoscere l’impatto sulla vita lavorativa delle emozioni, proprie e degli altri, e attivare le risorse interne necessarie per far fronte alle criticità. - Self development
Ricercare il miglioramento continuo attraverso la riflessione sulle esperienze vissute, la messa in discussione, la richiesta di feedback costanti e l’aggiornamento, in una logica di apprendimento, sviluppo e crescita, professionale e personale.
Prova preselettiva per le assunzioni al Ministero della giustizia
La prova preselettiva prevede la somministrazione di un test composto da 40 quesiti a risposta multipla da svolgersi in 60 minuti sulla conoscenza delle materie di seguito elencate:
10 quesiti relativi al diritto amministrativo;
5 quesiti relativi al codice dei contratti;
5 quesiti relativi disciplina sull’accesso e la tutela privacy;
5 quesiti relativi trasparenza e anticorruzione;
5 quesiti relativi al rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione;
5 quesiti relativi al testo unico spese di giustizia (DPR 115/2002);
5 quesiti relativi ai servizi di cancelleria.
A ciascuna risposta è attribuito il seguente punteggio:
• Risposta esatta: + 0,75 punto;
• Mancata risposta: 0 punti;
• Risposta sbagliata: – 0,375 punti.
Il punteggio conseguito nella prova preselettiva non concorre alla formazione del punteggio finale di merito. Sono ammessi alla prova scritta un numero di candidati pari a otto volte i posti messi a disposizione, più ex aequo.
Prove scritte
La prima prova scritta, della durata di due ore, consiste nella somministrazione di 20 quesiti situazionali a risposta multipla con l’obiettivo di valutare, tra l’altro, il possesso del set di competenze comportamentali. La prova è valutata in centesimi e si intende superata con un punteggio non inferiore a settanta centesimi.
La seconda prova scritta, della durata di sei ore, consiste nella risposta a quattro quesiti che presentano situazioni complesse per affrontare le quali è indispensabile l’impiego delle conoscenze riferite alle discipline di seguito elencate:
- diritto amministrativo; codice dei contratti pubblici;
- disciplina della trasparenza e anticorruzione;
- disciplina sull’accesso e la tutela privacy;
- rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione;
- servizi di cancelleria;
- sistema dei controlli interni ed esterni nelle pubbliche amministrazioni e management pubblico.
La prova è valutata in centesimi e si intende superata con un punteggio non inferiore a settanta centesimi.
Prova orale
La prova orale consiste in un colloquio diretto ad accertare nel candidato:
- La conoscenza delle materie indicate precedentemente;
- la conoscenza della lingua inglese, in modo da accertare il livello delle competenze linguistiche;
- la conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse.
La prova è valutata in centesimi e si intende superata con un punteggio non inferiore a settanta centesimi.
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Le materie delle prove per il concorso Ministero Giustizia 2025
Le prove d’esame verteranno sulle seguenti materie
- diritto costituzionale;
- diritto amministrativo;
- codice dei contratti pubblici;
- disciplina della trasparenza e anticorruzione;
- disciplina sull’accesso e la tutela privacy;
- servizi di cancelleria;
- ordinamento giudiziario;
- testo unico spese di giustizia;
- rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione;
- contabilità di Stato;
- sistema dei controlli interni ed esterni nelle pubbliche amministrazioni;
- management pubblico;
- innovazione digitale con particolare riferimento al codice dell’amministrazione digitale;
- nozioni di procedura penale e civile;
- nozioni di diritto civile in relazione alle obbligazioni e ai contratti;
- nozioni di diritto penale in riferimento ai reati contro la P.A.;
- nozioni del diritto del lavoro con particolare riferimento alle relazioni sindacali.
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