Concorsi al Sud Italia: il turnover del personale lascerà ben 150mila posti scoperti Entro il 2026 saranno complessivamente 150mila i posti scoperti tra sanità, scuola ed enti locali

 

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Concorsi al Sud Italia

4 min di lettura

Concorsi al Sud Italia: il turnover del personale lascerà ben 150mila posti scoperti tra sanità scuola ed enti locali. Se non è una rivoluzione quella che attende il settore pubblico nel Sud Italia, quantomeno ne ha le sembianze: secondo recenti stime pubblicate dal Mattino, il turnover tra pensionamenti e nuove assunzioni al Mezzogiorno nel settore pubblico segnerà un netto 150mila posti scoperti e da rimpiazzare in tutti i settori nevralgici della PA: dalla sanità alla scuola, passando per le migliaia di enti locali. Il fenomeno è destinato a crescere sia per ragioni demografiche che per economiche, e la conseguenza di tutto ciò è l’aumento di posizioni lavorative pubbliche che permetteranno a tanti giovani laureati di poter scegliere di vivere nelle proprie città senza migrare altrove.

Il punto della situazione

Un’ondata di pensionamenti sta per investire il settore pubblico del Sud, aprendo le porte a circa 150mila nuovi posti di lavoro entro il 2026. L’occasione è veramente ghiotta per i giovani laureati e diplomati del Sud Italia, che finalmente potranno ambire a un lavoro stabile e qualificato nella propria regione. I concorsi per queste posizioni saranno banditi da università, aziende sanitarie ed enti locali, in una varietà di opportunità in diversi ambiti professionali che non si vedeva da anni.

Le ragioni della nuova ondata di assunzioni sono molteplici. La prima ragione è di natura economica: dopo anni di stretta e di blocco del turnover gli enti locali, le università, le strutture ospedaliere del Mezzogiorno grazie ai nuovi fondi che dal 2021 si stanno susseguendo grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) possono tornare a pianificare nuove assunzioni.

La seconda ragione è legata all’invecchiamento costante della popolazione italiana, e quindi di natura demografica. A fronte delle generazioni precedenti come i nati nel 1964, la cui stima viaggia oltre il milione di nati, il prossimo 19 giugno affronteranno lo scoglio della maturità meno di mezzo milione di giovani studenti.

Concorsi al Sud Italia: i settori interessati

Entrando nello specifico, i numeri dei principali settori della PA non lasciano spazio ad interpretazioni:

  • Scuola: il 46% dei dipendenti del settore scolastico del Sud ha più di 54 anni.
  • Sanità: l’età media dei dipendenti del SSN è cinquant’anni.
  • Enti locali: quasi un terzo dei dipendenti degli enti locali al Sud ha più di 60 anni.

Per quanto riguarda la scuola, i concorsi hanno offerto nel tempo maggiori opportunità nelle regioni del Nord per cui il percorso tipico di un insegnante meridionale prevedeva alcuni anni di servizio in una provincia settentrionale e poi quando il punteggio lo consentiva scattava il riavvicinamento a casa. La conseguenza di tale situazione è che l’età media dei prof è sensibilmente più alta al Sud e quindi nei prossimi anni ci saranno maggiori opportunità di diretto inserimento lavorativo nel proprio territorio degli aspiranti docenti meridionali.

I giovani, che il Ministero identifica nel personale di massimo 34 anni, sono appena il 10% del totale. Al Sud, in particolare, gli assunti giovani pesano per meno del 20%. Nella fascia di età più elevata, quella indicata sulla banca dati del ministero come 54 anni e più, la quota del Mezzogiorno sul totale Italia sale al 46%.

Non è molto diverso il capitolo riguardante la sanità pubblica, dove l’età media è di cinquant’anni e molto spesso si ricorre al richiamo in servizio di medici ormai in pensione per sopperire alle mancanze e all’impossibilità di assumere nuovo personale sanitario.

Infine, per quanto riguarda gli enti locali, anche lì il dato demografico resta impetuoso: in Campania l’età media arriva fino a 55 anni. Su 30mila persone in organico secondo la fotografia del 2021 (quindi prima del Pnrr) addirittura 8.600 erano nella fascia d’età di 60-64 anni e altre 2.600 avevano 65 anni e più. Di contro, appena 400 avevano meno di trent’anni.

Concorsi al Sud Italia: come fare per cogliere questa opportunità?

L’uscita degli over 63 dal settore pubblico rappresenta una sfida per le amministrazioni pubbliche, ma anche un’occasione unica per i giovani del Sud. Con impegno e preparazione, i giovani potranno finalmente realizzare il sogno di un lavoro stabile e qualificato nella propria regione.

Come fare quindi per cogliere queste opportunità di lavoro nella Pubblica Amministrazione al sud?

 

 

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