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Concorsi Magistratura 2024, l’annuncio di Nordio: tre bandi per assumere 1300 magistrati ordinari. Nel suo discorso all’inaugurazione dell’anno giudiziario, il Guardasigilli Carlo Nordio ha annunciato una serie di misure volte a riformare il sistema giudiziario italiano. Tra queste, spicca l’annuncio dell’assunzione di 1300 nuovi magistrati nel corso del 2024.
I nuovi concorsi in magistratura
Nordio ha sottolineato l’importanza delle “nuove risorse” e ha annunciato che sono in definizione tre concorsi per 1300 posti di magistrato ordinario. Per uno dei concorsi, bandito con decreto ministeriale nel dicembre 2023, le prove scritte si sono già svolte nei giorni scorsi (il 22 e 23 gennaio). Per gli altri due, si sta completando l’iter. Queste nuove leve, a fronte di croniche scoperture di organico, rappresenteranno un concreto sostegno agli uffici giudiziari per il raggiungimento degli obiettivi attesi.
Nel 2023 infatti «sono entrati in servizio, a vario titolo, oltre 4.000 unità di personale amministrativo, pari a circa il 10% della intera dotazione organica» finalizzati proprio al raggiungimento di questo obiettivo. Inoltre il ministro ricorda anche «l’essenziale apporto della magistratura onoraria che a breve sarà oggetto di una doverosa riforma. Più personale, dunque, ma anche mezzi più adeguati . Tra questi campeggia la digitalizzazione, che malgrado le difficoltà della transizione, sarà attuata con risorse ordinarie e straordinarie».
Un intervento di natura anche economica
Per Nordio, dopo un 2023 «caratterizzato da segnali incoraggianti e dialoghi costruttivi», lo scenario che si è aperto anche grazie ai fondi del PNRR è quello «delle conferme delle opportunità che abbiamo di entrare in una nuova fase in cui la giustizia è forza motrice di una rinnovata crescita del Paese». Secondo il Ministro infatti senza le adeguate riforme della Giustizia, il «rallentamento delle procedure, disorientamento dei cittadini e l’allontanamento degli investimenti» è inevitabile. La riforma che contiamo di attuare – asserisce- ci consentirà di recuperare buona parte di quel 2 per cento di Pil la cui perdita è intollerabilmente gravosa per la nostra economia».
Sugli accordi con l’Europa e il PNRR
Gli interventi di cui parla il Ministro sono necessari anche se si guarda agli accordi presi con l’UE per i fondi del PNRR. Conclude il ministro:
«Gli interventi verranno fatti nel rispetto degli impegni assunti con l’Europa e recentemente oggetto di una positiva rinegoziazione. Sono stati infatti opportunamente revisionati i target di abbattimento dell’arretrato; abbiamo ottenuto la proroga dei contratti degli addetti all’ufficio per il processo e altre 4.000 unità entreranno a breve. A fronte di ciò, ci siamo impegnati a definire, entro il prossimo mese di marzo, ulteriori interventi per trattenere in servizio il personale assunto per sostenere gli uffici giudiziari nella riduzione dell’arretrato».
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