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È di pochi giorni fa la notizia del bando di concorso per documentarista alla Camera dei Deputati. Come tutti i bandi che riguardano profili pubblici alla Camera o al Senato, si è subito destata nei gruppi social una grande attenzione su questa figura, le sue mansioni e il suo stipendio. In questo articolo analizzeremo tutti questi aspetti per avere un quadro completo di questa professione e orientare verso una scelta consapevole chi vorrà partecipare al bando.
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Concorso per documentarista: chi è e cosa fa
Partendo dalla definizione del vocabolario Treccani, veniamo a sapere come il documentarista sia colui che:
“ordina, classifica e conserva documenti contenuti in raccolte private o pubbliche”.
In particolare, il documentarista alla Camera dei Deputati si occuperà di trascrivere i resoconti degli interventi dei parlamentari e dei collaboratori tecnici, di formulare istruttorie e di redigere elaborati documentali. Ricordiamo che le tematiche e gli argomenti in cui saranno occupati i documentaristi, saranno diversi a seconda del profilo scelto: indirizzo economico o indirizzo giuridico.
Quanto guadagna un documentarista?
Il documentarista è considerato un impiego pubblico di livello elevato a cui si ha accesso solo con una laurea di I o di II livello: ciò è dovuto, oltre al prestigio di poter lavorare presso la Camera dei Deputati, come nel caso del bando pubblicato, e al Senato, anche all’ottima retribuzione iniziale e ai consistenti scatti di anzianità che vengono raggiunti ogni dieci anni circa. In particolare, una volta assunto il documentarista riceverà un compenso annuo di 39.236 euro lordi oltre i quali non sono previsti erogazioni aggiuntive per prestazioni lavorative straordinarie.
Raggiunti i dieci anni di servizio, però, il salario tocca gli 81.388 euro e dopo vent’anni i 155mila. Arrivati ai trent’anni di servizio il salario ammonta a 214.049, a trentacinque 229.363 e 240.222 dopo i quarant’anni di servizio.
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