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Dal 4 al 10 luglio si sono svolte le prove scritte del concorso in magistratura bandito il 5 novembre 2014.
La novità di quest’anno è consistita nel fatto che il calendario, di solito articolato in tre giorni consecutivi, ha previsto un giorno di pausa tra la seconda e la terza prova.
La prima prova è stata queslla diritto amministrativo con una traccia sul ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, argomento che non sembra aver spiazzato i partecipanti, anche se molti hanno sottolineato una certa insidiosità.
Il terzo giorno è stata la volta di una bella traccia di diritto penale sull’accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e il rapporto con il reato di rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio. Traccia molto articolata, non semplicisissima, che richiedeva la conoscenza di una sentenza molto recente della Cassazione sull’argomento.
Ma cosa è successo il secondo giorno?
Il secondo giorno è stata sorteggiata la traccia di diritto civile sugli strumenti finanziari, la loro natura aleatoria e la meritevolezza, sotto il profilo causale, della loro implicita funzione speculativa. Argomento complesso che lambisce il diritto bancario e dei valori mobiliari e che ha innescato accese polemiche che potrebbero avere strascichi anche con ricorsi: Il Codacons ha, infatti, già inoltrato alla Procura della Repubblica una segnalazione di irregolarità.
Due sono le contestazioni.
La prima, di merito, è sull’argomento della traccia che, a detta di molti, sarebbe molto specifica e tecnica, come detto, più vicina al diritto finanziario e bancario che al diritto civile.
La seconda riguarda la presenza, all’interno della commissione modificata con un decreto pochi giorni prima dell’inizio delle prove, di alcuni professori membri del comitato scientifico di una società che offre corsi di preparazione per questo concorso. Pare che in tali corsi sia stato affrontato l’argomento così specifico della traccia. Molti dei candidati sostengono che questi membri della commissione si trovassero in una posizione tale da rendere necessaria l’astensione dal proporre tracce, al fine di non favorire, di fatto, i propri corsisti. Probabilmente, rilevano, sarebbe stato più opportuno che gli stessi professori non fossero stati nemmeno nominati quali membri della commissione.
Grazie anche al giorno di pausa del calendario delle prove la polemica si è espansa sui social network e il giorno dopo alcuni concorrenti hanno formalmente protestato, senza esito, con il presidente della Commissione.
Sul merito delle contestazioni decideranno senz’altro gli organi competenti qualora effettivamente sarà proposto un ricorso.
Sulla pagina di Saranno Magistrati si leggono commenti abbastanza duri su entrambe le contestazioni, anche se non manca chi osserva che uno dei manuali più affermati di diritto privato dedica un accenno all’argomento del tema, facendo rilevare, così, che l’argomento proposto dalla traccia tanto lontano dal diritto civile non era.
Sull’argomento dobbiamo segnalare anche un autorevole intervento: quello di Mauro Paladini, Professore di Diritto Civile presso l’Università di Brescia che, sul suo profilo Facebook, ha rivolto parole di solidarietà ai concorrenti dopo aver appreso la traccia di diritto civile assegnata. Il Professore, senza mezzi termini, dubita la traccia proposta il secondo giorno possa considerarsi diritto civile, "posto che i contratti finanziari derivati sono oggetto soprattutto dei corsi di diritto bancario”.
Nel suo post il docente si chiede se “tutti i membri della commissione […] possano onestamente dichiarare che, seduti oggi al banco dei candidati, sarebbero stati in grado di redigere una prova almeno sufficiente sulla traccia assegnata”.
Dalla risposta a questa domanda possono dipendere le sorti di questo concorso.
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