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Concorsi pubblici digitalizzati: come saranno i nuovi bandi? Come già anticipato più volte anche nelle scorse settimane, i concorsi pubblici stanno cambiando. Fortemente voluta dalla ministra per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, la riforma dei concorsi pubblici 2021 toccherà alcuni dei punti principali su cui vi è una forte tradizione e un’estrema difficoltà al cambiamento. Primi tra tutti a recepire per filo e per segno le novità sono stati i concorsi Ripam 2020 che, tramite bandi di concorso innovati, renderanno possibile l’esperimento sulle modalità di svolgimento dei nuovi concorsi pubblici.
Cosa s’intende per concorsi pubblici digitalizzati?
Un concorso pubblico digitalizzato consiste in una procedura selettiva che si svolge in modalità prevalentemente telematica. La digitalizzazione, dunque, riguarda la modalità di svolgimento delle prove oppure di alcune fasi del concorso stesso (come ad esempio l’invio della candidatura).
Sebbene l’esigenza di avere concorsi pubblici digitalizzati risalga già a qualche anno fa, è solo con la pandemia da Covid-19 che ci si è mossi anche in sede legislativa.
A disciplinare la materia è intervenuto il D.L. 34/2020 (cd. D.L. Rilancio) alla Capo XII “Accelerazione dei concorsi”: Sezione I “Decentramento e digitalizzazione delle procedure”; Sezione II “Disposizioni per l’accelerazione dei concorsi e per la conclusione delle procedure sospese”
Come fare domanda online
Anche se l’invio della candidatura online per un concorso pubblico non è, di fatto, una novità, occorre ricordare come la nuova riforma sui concorsi abbia incentivato ed implementato il sistema SPID con l’aggiunta della posta elettronica certificata. Infatti, soprattutto gli ultimi bandi Ripam, prevedono l’utilizzo delle proprie credenziali SPID unitamente ad un indirizzo PEC per l’invio delle comunicazioni ufficiali sui concorsi a cui ci si iscrive.
Prove decentrate
Il D.L. Rilancio stabilisce che i concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale sono svolti, ove possibile, presso sedi decentrate e attraverso l’utilizzo di tecnologia digitale sia per le prove scritte che per l’orale.
La prova orale può essere svolta in videoconferenza, attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e digitali, garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche che assicurino la pubblicità della stessa, l’identificazione dei partecipanti, nonché la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità.
Nuovi concorsi pubblici 2021: i poli territoriali
Come riportato dal sito Rai News, la Dadone ha dichiarato che a breve nasceranno dei poli territoriali per concorsi e coworking. L’idea è quella di avere delle sedi dotate “della necessaria infrastruttura tecnologica e della conseguente dotazione informatica volta a consentire lo svolgimento delle procedure di selezione interamente in forma digitale”.
Si tratterà di grandi strutture, prevalentemente in disuso, riqualificate e ammodernate (anche dal punto di vista digitale) e spaziose abbastanza da fare in modo che possano tenersi le prove dei concorsi pubblici osservando le prescrizioni in tema di Covid-19.
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