3 min di lettura
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato un bando di concorso a cinque posti, per l’accesso al profilo professionale di Dirigente amministrativo di seconda fascia.
Il trenta per cento dei posti a concorso è riservato al personale di ruolo del MIUR.
Sono richiesti i seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana
- godimento dei diritti civili e politici
- diploma di laurea, oppure laurea specialistica, oppure laurea magistrale
- essere dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni con anzianità di servizio da tre a cinque anni, come indicato nel bando
- essere dirigente amministrativo o avere svolto funzioni dirigenziali come specificato nel bando
- non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo o incorsi nelle sanzioni, indicate nel bando, che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione.
La presentazione della domanda di partecipazione al concorso può avvenire unicamente utilizzando l’applicazione predisposta dal MIUR, mediante registrazione all’applicazione stessa o utilizzo di credenziali SPID.
La domanda di partecipazione deve essere inviata entro le ore 12.00 del 27 aprile 2018.
Per la partecipazione al concorso è dovuto un contributo per la copertura delle spese della procedura: l’importo è fissato in 15,00 euro da versare con le modalità indicate nel bando.
Nella Gazzetta Ufficiale del 29 maggio 2018 saranno comunicate tutte le informazioni necessarie per partecipare al concorso.
Prove d’esame
Gli esami consistono in due prove scritte ed un colloquio interdisciplinare e sono diretti ad accertare il possesso di una adeguata cultura giuridico-amministrativa, dell’attitudine a svolgere incarichi dirigenziali, unitamente alla conoscenza della lingua inglese e dell’uso delle apparecchiature delle applicazioni informatiche più diffuse.
La prima prova scritta, consiste nella redazione di un tema vertente su una o più delle seguenti materie: diritto costituzionale; diritto dell’Unione europea; diritto amministrativo; diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni e ai contratti; contabilità pubblica; diritto del lavoro, con particolare riferimento al pubblico impiego; legislazione scolastica, con particolare riferimento alle più recenti evoluzioni normative.
La seconda prova scritta, consiste nella risoluzione scritta di un caso pratico in ambito giuridico-amministrativo o gestionale amministrativo su questioni riguardanti l’attività istituzionale del MIUR.
Il colloquio orale verte, in aggiunta alle materie di cui alle prove scritte, sulle seguenti materie: diritto penale, con particolare riferimento ai delitti contro la P.A.; elementi di diritto processuale civile e del lavoro; scienza dell’amministrazione; organizzazione, centrale e periferica, del MIUR.
Nell’ambito della prova orale è prevista la valutazione della conoscenza della lingua inglese mediante esercizi di lettura, traduzione e conversazione; viene inoltre, accertata la conoscenza, da parte del candidato, dell’utilizzo dei sistemi applicativi informatici di più comune impiego.
Nel caso in cui il numero dei candidati fosse molto alto, si svolgerà una prova preselettiva, basata su cento quesiti a risposta multipla, vertenti sulle discipline previste per le prove scritte, da risolvere nel tempo massimo di novanta minuti.
I vincitori del concorso potranno stipulare un contratto individuale di lavoro, a tempo pieno e indeterminato, nel ruolo dei dirigenti del MIUR e dovranno
frequentare un ciclo di attività formative, organizzato dalla Scuola nazionale dell’amministrazione. In seguito, saranno soggetti ad un periodo di prova di sei mesi.
Per ogni informazione, consultare il sito del MIUR.
Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it