Progetti per la didattica a distanza. I vestiti: “Wearing your clothes” Nuovo percorso disciplinare per la scuola primaria

 

Condividi

dad-scuola-2020-inglese

4 min di lettura

Wearing your clothes” è un percorso pensato per una classe prima di scuola primaria e dedicato all’abbigliamento.

Il percorso è adattabile alle varie piattaforme che in questo momento le scuole stanno utilizzando per portare avanti la didattica a distanza (registro elettronico, Google Classroom, Weschool, etc…) e offre spunti interdisciplinari.

L’uso della tecnologia permette di coinvolgere il bambino anche a distanza e nei diversi stili di apprendimento; le attività sono pensate per consentire l’attivazione dell’alunno che viene chiamato non tanto a compilare schede, ma ad esprimersi in prima persona. Il momento della restituzione del lavoro è inteso come valutazione formativa utile al suo miglioramento.

Come attività introduttiva, proponiamo l’ascolto della canzone “If you are wearing red…”. L’uso della musica permette di avviare il lavoro in maniera ludica, incrementando l’interesse, la partecipazione e la motivazione degli alunni; inoltre, il testo della canzone permette di ripassare i colori e di introdurre nuovi vocaboli riferiti all’abbigliamento.

Per condividere il brano con i bambini potete copiare e incollare il link del video Youtube (in questo caso LINK) sul registro elettronico o sulla piattaforma della scuola.

Se potete contare su un buon grado di collaborazione delle famiglie, potete anche chiedere ai bambini di “rifare” il video loro stessi, da soli o insieme ai familiari e di condividerlo con voi.

A questo punto, entriamo nel vivo dell’attività. Proponiamo un secondo video in inglese in cui si elencano i nomi dei principali capi di abbigliamento (noi vi suggeriamo questo LINK). Nel caso lo abbiate a disposizione, potete anche avvalervi di video forniti dai libri di testo in uso nella vostra classe. Il video permette ai bambini di ascoltare ed esercitare la corretta pronuncia, fondamentale nel caso di una lingua come l’inglese in cui la scrittura di una parola non coincide con la sua lettura.

Dopo la presentazione dell’argomento, è il momento dell’attivazione dei bambini. Sulla base dei termini appresi, viene chiesto agli alunni di fare un disegno e cerchiare su di esso i vestiti di cui si parla nel video. Si possono lasciare i bambini liberi di scegliere chi disegnare: potranno usare loro stessi, un familiare, un amico, ma anche il peluche preferito.

Continua a scorrere per continuare a leggere l’articolo

Consigli utili

In questo modo si fornisce una consegna di lavoro che non prevede necessariamente la stampa, dato che non tutte le famiglie dispongono di una stampante e in questo momento le cartolibrerie sono chiuse.

Affinché l’attività possa essere inclusiva, è bene comunque predisporre anche una scheda contenente una sagoma già delineata per i bambini che possono avere delle difficoltà. La scheda può essere declinata secondo più livelli di semplificazione a seconda delle esigenze: può avere solo il disegno della sagoma, può avere il disegno della sagoma e i cartellini vuoti su cui il bambino deve scrivere il nome del vestito indicato oppure può avere sagoma, cartellini vuoti e un elenco dei termini a fondo pagina da inserire. Anche il numero dei termini da inserire può variare secondo le necessità (ad esempio, tutti quelli presenti nel video o solo alcuni).

L’ultima attività che vi proponiamo mira ad esercitare, oltre che il lessico, anche la listening comprehension e può essere sfruttata anche come verifica del lavoro, prevedendo una riconsegna.

L’insegnante registra un breve file audio in cui dà alcune istruzioni ai bambini. Ad esempio, “draw a red shirt”. I bambini devono capire cosa viene chiesto loro e disegnarlo sul quaderno. Anche in questo caso, l’insegnante può modulare la difficoltà e il numero delle richieste sulla base dei bambini.

Se si prevede una riconsegna tramite upload del lavoro, è bene sottolineare l’importanza di una valutazione di tipo formativo, soprattutto in questo momento di lontananza. Ovvero che preveda un feedback non tanto in termini di voto numerico, quanto in termini di giudizio su ciò che è stato svolto bene e su cosa no e sul perché di queste affermazioni.

 

    Ricevi tutti gli aggiornamenti sulle pubblicazioni d'interesse

    Se hai suggerimenti, commenti o correzioni da segnalare, scrivi a blog.simoneconcorsi@simone.it