Prossimi concorsi INPS 2023: novità dai piani di fabbisogno Tutte le novità attese dai prossimi concorsi INPS

 

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Concorsi inps 2023

4 min di lettura

Prossimi concorsi INPS 2023: cosa sappiamo dai piani di fabbisogno per l’assunzione di personale. Stando a quanto evidenziato dai piani di fabbisogno del personale 2022-2024, L’INPS prevede di assumere migliaia di nuovi dipendenti tra diplomati e laureati entro il 2024. Le assunzioni arriveranno nel corso dei prossimi due anni fino a 13mila, reclutate perlopiù attraverso concorsi pubblici. I numeri sono rimasti pressoché invariati anche nell’ultimo aggiornato del piano di fabbisogno pubblicato a dicembre.

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Il piano di fabbisogno

Innanzitutto, le assunzioni previste sono sia per diplomati che per laureati, oltre che per nuovi dirigenti. L’assunzione delle nuove risorse si è resa necessaria in ottemperanza ai due risultati che l’Istituto vuole raggiungere in questo biennio: gestire i diversi interventi relativi al PNRR e mettere in pratica il Piano strategico digitale, un rinnovamento drastico delle modalità di fruizione dei servizi INPS che porrà al centro degli strumenti forniti l’utente stesso.

Il piano di fabbisogno è stato approvato dall’INPS con delibera n. 8 giugno 2022, n. 94. Complessivamente, il piano riguarda le assunzioni dell’ente negli anni 2022,2023 e 2024: al suo interno possiamo trovare la suddivisione delle assunzioni per ruolo, oltre alla suddivisione a seconda della tipologia di assunzione. In tutto le assunzioni saranno circa 13.000: di queste, 8.624 entro il 2022, 2.309 entro il 2023 e 2.062 entro il 2024. Il nuovo PTFP INPS prevede che le assunzioni provengano in parte dalle quote di bilancio previste per il 2020 e 2021 e in parte per ottemperare ad alcune novità normative che impattano direttamente sull’organico dell’Istituto.

Le assunzioni nel 2023

Come detto in precedenza, le assunzioni per quest’anno saranno 8624 di cui sappiamo già la suddivisione generica:

  • 5322 unità da inquadrare nella posizione economica C1, tra cui consulenti della protezione sociale;
  • 1317 unità da inquadrare in posizione economica C1, a seguito di progressione verticale;
  • 666 unità da inquadrare in area B;
  • 585 unità da inquadrare in posizione economica B1, a seguito di progressione verticale;
  • 416 medici della prima fascia funzionale;
  • 75 medici della seconda fascia funzionale;
  • 61 dirigenti amministrativi della seconda fascia;
  • 44 professionisti tecnico-edilizi di primo livello;
  • 49 professionisti legali di primo livello;
  • 25 unità da inquadrare in area A;
  • 11 insegnanti;
  • 10 dirigenti informatici della seconda fascia;
  • 7 professionisti statistico-attuariali di primo livello.

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Cos’è un piano di fabbisogno

Stando alle linee guida pubblicate dal Ministero per la Pubblica Amministrazione:

“Il concetto di fabbisogno di personale implica un’attività di analisi ed una rappresentazione delle esigenze sotto un duplice profilo:

  1. Quantitativo: riferito alla consistenza numerica di unità necessarie ad assolvere alla mission dell’amministrazione, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Sotto questo aspetto rileva anche la necessità di individuare parametri che consentano di definire un fabbisogno standard per attività omogenee o per processi da gestire.
  2. Qualitativo: riferito alle tipologie di professioni e competenze professionali meglio rispondenti alle esigenze dell’amministrazione stessa, anche tenendo conto delle professionalità emergenti in ragione dell’evoluzione dell’organizzazione del lavoro e degli obiettivi da realizzare.

Con riferimento al profilo quantitativo, l’analisi dei fabbisogni può essere supportata da alcuni metodi:

  • Analisi basate su fabbisogni standard definiti a livello territoriale (più adatta ad amministrazioni che hanno una consistente presenza di personale sul territorio);
  • Analisi basate su fabbisogni standard definiti a livello di funzioni omogenee (più adatta ad amministrazioni che non operano su un territorio);
  • Analisi predittive sulle cessazioni di personale.

Con riferimento al profilo qualitativo, per definire il fabbisogno di persone all’interno del piano si propone, in prima battuta, uno schema di riferimento che sarà implementato sul SICO, che potrà nel tempo ulteriormente affinarsi e precisarsi anche sulla base delle sollecitazioni che arriveranno dalle amministrazioni.”

Prossimi concorsi INPS 2023: manuale consigliato

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